04 La Segretaria
Data: 07/10/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
Erano ormai due anni che lavoravo per una multinazionale americana e più o meno dallo stesso tempo ero sposato. La vita stava girando per il verso giusto e tutto sembrava tranquillo. Troppo, per i miei gusti.Il team europeo cresceva e mi avevano da poco assegnato una assistente in Italia.Francesca era una ragazza molto bella, anche se piuttosto timida. Sempre curatissima nel vestire, truccata al punto giusto� insomma, una perfettina. I primi tempi insieme non furono così idilliaci: a me piacciono le persone estremamente veloci ed efficienti, mentre lei aveva bisogno di molta supervisione. Nonostante questo mi facesse spesso innervosire, c�erano giorni in cui la osservavo e la trovavo particolarmente sexy con quell�aria da santarella... ma era fuori discussione che succedesse qualcosa. Non con le colleghe, assolutamente mai con una che riporta direttamente a te.Dopo qualche settimana mi ero pure reso conto di piacerle, e molto. Mi faceva spesso complimenti, mi diceva che uomini come me non si trovano facilmente e che mi invidiava la calma e la sicurezza di fronte ad ogni situazione. A volte questo suo adorarmi era imbarazzante. Non stava cercando di sedurmi, e nemmeno di provarci. Non credo l�avrebbe mai fatto. Era solo chiaro che non le fossi indifferente.Viaggiavamo anche spesso insieme, soprattutto quando si organizzavano meeting importanti, e questo comportava a volte anche lo stare fuori a dormire per una o due notti. Così ci capitò diverse volte di uscire a cena noi due ...
... da soli, dopo lunghe giornate di trasferimenti e lavoro.Cercavo di mantenere una certa distanza, ma in quelle situazioni è abbastanza normale che le persone sviluppino un rapporto più confidenziale, favorito anche dalle nostre policy interne per cui si usa il tu con tutti. Lei mi raccontava spesso della sua vita privata, si apriva e si confidava molto alla ricerca di consigli e supporto. Io ascoltavo, a volte le davo un�opinione spassionata, ma avevo sempre evitato di coinvolgermi troppo. Sapevo come sarebbe finita e volevo evitarlo accuratamente.La cosa cambiò una sera, mentre eravamo in un piccolo hotel fuori Roma e ci stavamo organizzando per uscire a cena. Siccome ci metteva sempre un sacco di tempo a prepararsi, era ormai una prassi che io la aspettassi in camera mia e che lei bussasse quando era pronta, così io potevo dedicarmi al mio tipico lavoro serale: le email non lette durante il giorno. Quando arrivò io mi ero perso dietro al computer.- Entra un secondo. Devo finire una e-mail e poi andiamo.Si sedette sul letto. Aveva indosso una camicia un po� scollata che non nascondeva un seno rotondo e prosperoso, una gonna appena sopra il ginocchio, stivali alti neri. Non era male. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto mentre battevo sui tasti per poter spedire il mio messaggio, ma quel debole rumore di fondo fu rotto da inequivocabili gemiti di una donna provenienti dalla stanza attigua. Le pareti erano evidentemente piuttosto sottili e sembrava quasi che fosse lì ...