1. Bob ed io


    Data: 09/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    Capitolo 1 Mi chiamo Rob. Questa storia racconta di quando avevo 18 anni. Io ho capelli biondi ed occhi blu, allora ero magro, alto un metro e settantacinque per 60 chili. Mi comportavo da etero per cui avevo sempre intorno delle ragazze. Spesso a scuola ne vedevo gruppi che mi guardavano sussurrando fra di loro ed indicandomi. Andavo alle feste che venivano organizzate sempre con ragazze diverse, ma la mia mente andava ai bei fusti che c’erano intorno. Nessuno (penso) sospettava che fossi gay. Incontrai la prima volta Bob a scuola all’ora di pranzo. Di tanto in tanto si sedeva al mio tavolo e parlavamo, ma non arrivammo mai a conoscerci veramente. Bob era della mia taglia, capelli castano chiaro ed occhi del più bel verde che avessi mai visto. Dopo averlo incontrato fantasticai di lui durante le mie sessioni di masturbazione. Tutte le volte che lo vedevo sentivo le farfalle nello stomaco. Se gli davo la mano, il mio uccello sussultava. Dovevo averlo, pensai. A scuola lo guardavo frequentemente ed i suoi occhi incontravano i miei, ma rapidamente distoglievo lo sguardo. Non dovevo permettergli di sorprendermi a guardarlo, pensavo. Non volevo che sapesse la verità. Vedete, io, fin da quando mi posso ricordare, sono stato attirato dai ragazzi. Durante le lezioni di nuoto guardavo i ‘pacchi’ degli altri ragazzi. Con tutti quei ragazzi che correvano intorno in slip da bagno, dovevo stare attento che non mi si svegliasse ‘visibilmente’. Gli speedo non facevano un buon lavoro nel ...
    ... celare le erezioni. Dovevo essere anche discreto durante la doccia. Ero diventato molto bravo nel dare una sbirciatina senza essere notato. Qualche volta notavo qualche ragazzo che mi guardava nello spogliatoio. Fingevo di non notarlo e di tanto in tanto mi asciugavo vigorosamente i capelli così il mio uccello rimbalzava su e giù o avanti ed indietro. ‘Mi piacerebbe che Bob avesse lezione di nuoto con me così potrei guardarlo’ pensai. A pranzo spesso gli lanciavo occhiate, ma trovavo difficile guardarlo negli occhi. Ogni volta che i nostri occhi si incontravano, i suoi begli occhi verdi mi facevano sciogliere. Non riuscivo a respirare o parlare o fare qualsiasi altra cosa! Oh come lo desideravo ardentemente. Molte volte l’immaginavo nudo. Immaginavo di baciarlo dolcemente. Gli baciavo il collo e poi strascinavo in giù la mia lingua ai suoi lussuriosi capezzoli eretti. Lui si contorceva un po’ mentre io continuavo a scendere lentamente al suo ombelico. Mi attardavo là per qualche momento facendo cerchi con la lingua. Poi scendevo al suo pube e giravo con la lingua intorno alla base del suo cazzo, finendo poi alle sue mature noci pendenti. Le prendevo alternativamente nella mia bocca e le succhiavo dolcemente. Lui si lamentava di piacere mentre io continuavo inserendo la lingua nel suo ano, facendolo contorcere di puro e semplice piacere. Dopo essere rimasto per un po’ sul suo buco, spostavo la mia attenzione al suo pene pulsante. Facevo correre la lingua su e giù sull’asta, il ...
«1234...»