1. Vattene


    Data: 11/10/2018, Categorie: Sensazioni Autore: Deb, Fonte: RaccontiMilu

    Ti odio lo sai? Insulso essere da discoteca, per me vali meno di zero. Moro, palestrato, con un chilo di gel e una cresta ridicola come le tue sopracciglia curate, scommetto che sei nato ben al di sotto del 45esimo parallelo. Mi hai fatto davvero incazzare, non sopporto te e quelli come te che, forti di un presunto branco, non lasciate ballare in pace me e le mie amiche. Ci accerchiate, cercate il contatto, provate a toccare; non serve nemmeno mandarvi via, non capite, vi credete troppo fighi, e invece siete sfigati di merda. Siete merde. Nessuna ve la darà mai, o almeno nessuna come me ve la darà mai. Sono truccata, è vero. Sono in minigonna e ho un bel tacco. E se sono così può essere che l'abbia fatto perché sono a "caccia". Ma lasciami respirare, lasciami divertire. Niente, non serve nemmeno spostarsi, tu e il tuo branco di zarri diversamente nordici vi ostinate a seguire me e le mie amiche. Non serve neppure aver rifiutato il drink che volevi offrirmi, e tantomeno uscire a fumare in gruppo. Casualmente infatti, anche voi uscite. Sono figa, lo so. Siamo fighe, lo sappiamo. Non serve che fai commenti ad alta voce, ti rendono solo ancora più patetico. Sai cosa faccio la prossima volta per umiliare te e la tua gente? La prossima volta esco con un miniabito ancora più corto e che risalta ancora di più le mie forme. Metto il tacco più sottile, e mi trucco gli occhi ancora di più. E quando te o chi altro sarà farà il solito accerchiamento, continuo a muovermi con lenti ...
    ... movimenti di bacino e cosce. Poi inizio a ballare con l'amica più carina, e faccio scene lesbo soft per cui, sono sicura, vai matto. Quindi quando inizi ad avvicinarti ancora di più e a cercare il contatto, assecondo; ti concedo una danza, lascio che le tue luride mani mi accarezzino prima i fianchi e poi anche le cosce. Poi ti sorrido, e mi faccio offrire da bere. Uno, due drink. Ti faccio uscire a fumare, faccio la voce sexy mentre ti dico stronzate su una vita che non è la mia e che tu nemmeno ascolti perché sei concentrato a farmi insulsi complimenti che io non ascolto a mia volta perché detti da te mi fanno ribrezzo, e ti riporto dentro, scroccandoti un altro Mojito. Ti spenno, tu pensi di aver investito 30 euro per una scopata� Poi torno a ballare e dò il peggio di me. Mi struscio su di te in maniera scandalosa scendendo mentre ballo, e magari allungo anche le mani sfiorandoti il cazzo mentre cerchi in tutti i modi di farmelo sentire. Provi a baciarmi una prima volta e le tue mani provano a salire dove non si può. "Non si può", ti dico con un mezzo sorriso, mentre continuo a stuzzicarti aprendo leggermente le gambe e sfiorando con il dorso della mano qualcosa che si è parecchio indurito. Ti cucino. Provi ad appartarti con me in una zona che non sia il centro della pista, ma io voglio restare lì. Ballare, ballare, ballare, finché non mi cedono le gambe; lascio addirittura che la tua mano che prova a salire mi sfiori il perizoma, o il culo, o tutti e due. E' fatta, pensi. Al che ...
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