1. La bibliotecaria e il soldato. 3


    Data: 12/10/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... mangiare con me? Possiamo andare dove volete. Mangiare qualcosa e prendere un gelato- Lei si sente arrossire in viso. Vorrebbe… si vorrebbe, ma non stasera. Non con quell’uomo che vuole possederla con violenza, torturarla, alimentando la sua perversa sessualità. -No… Drago. Non stasera, piuttosto vieni tu da noi domani. Preparerò qualcosa qui a casa.- Drago non fa problemi. Passa la serata al suo solito. Beve, mangia qualcosa, cerca una donna, scopa per poi tornare all’alba nella sua stanza. Gli piacciono sempre più le puttane un po’ sfatte, al limite della carriera. Le prende con violenza e loro si adeguano, tiene loro le mani sopra la testa mentre le possiede con foga. Gode… divide con loro una sigaretta, un po’ di liquore e poi ricomincia… Torna in stanza, prende le sue medicine. Dorme. Lei è insoddisfatta, le sarebbe piaciuto uscire con lui, molto, magari solo una pizza, un gelato e una breve passeggiata. Le mancano questi momenti che le ricordano i giorni passati con il suo uomo. Invece all’ora giusta porta il bambino dalla vicina e aspetta. Non ha mai goduto di lui, quale è il piacere che prova allora? E’ davvero strana la sua mente. Si sente malata, sente di vivere un piacere insano che la porterà al disastro. Quando suona scende senza paura né apprensione. Sale in macchina, lui l’abbranca come un orso e le ruba la bocca baciandola, mordendole le labbra, le mani brancicano brevemente il suo corpo e la cercano fra le cosce. Sente le grosse dita penetrarla e ...
    ... spingersi dentro fino al palmo. Poi la sua voce resa roca dal desiderio. -Ma quanto sei bagnata, troia? Stasera ti lego… puttana. Ti lego sul tavolo che ho in cucina e ti scopo così… ti scopo fino a sfasciarti!- Mentre raggiungono la casa in collina, lui muove la mano fra le sue cosce, strofina e penetra, strizza forte il suo clitoride diventato turgido e lei per la prima volta gode fisicamente con lui. Gode di una serie di orgasmi sempre più forti e ravvicinati. E stranamente negli orgasmi si trova a pensare al soldato, un pensiero strano ed eccitante, si… pensa a Drago. Vuole lui… vuole la sua mano fra le cosce, vuole il suo di cazzo. Raggiungono intanto la casa, scendono ed entrano sempre con lui che la tiene stretta. Drago fa alcune telefonate e alla fine ottiene un indirizzo. Lo raggiunge e aspetta pazientemente. E' uso ad aspettare, ha passato ore infinite ad attendere l’arrivo di un uomo o di un convoglio per poi passare all’azione. Più tardi lo vede arrivare, attende che metta la macchina nel garage e si fa vedere. Da lontano. Attende. Lo vede. -Drago che ci fai qui? - -Devo parlarti Comandante, di David… non avevo davvero altro modo- -Vieni dentro, svelto- Drago gli racconta di David e di cosa deve subire la sua vedova, del rifiuto di riconoscerle quanto le spetta di diritto. Il suo interlocutore si dice ignaro di tutto, ma ora si darà da fare, non può permettere che gli imbrattacarte del ministero riescano ad intorbidire così le acque inquinando tutto. Parlerà al Capo di ...