Il potere del Cuck...I
Data: 12/10/2018,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: thobi68
... sfintere. Infatti la grossa candela fece da sola gli ultimi centimetri fino a fermarsi, sbattendo virtualmente al terminare del retto.La guardai, lei era un po’ inarcuata per consentire all’oggetto di entrare con maggiore facilità. Si sentiva finalmente e nuovamente impalata e pronta per il massaggio. Per lei avere qualcosa nel culo significava appartenere a chi glielo aveva inserito.Godendo di quell’ingombro, allargò i talloni, come per facilitarle la penetrazione, ma la candela era già a fine corsa. Fuori erano rimasti non più di tre o quattro centimetri di cero.La vista era fantastica, ma non avevo finito. Presi dal carrello uno zolfanello, lo accesi e portai la fiamma alla candela, accendendo lo stoppino. La fiamma prese corpo subito e la cera cominciò a colare lungo la candela. Sarebbe presto arrivata, bollente, al buco del culo e, da lì, al sesso sottostante. Una delizia per entrambi.Allora presi due bastoncini di profumo e andai ad accenderli. Usarla come candelabro era il suo sogno e avrebbe preferito che mi accendessi una sigaretta, ma io non fumavo più da quando ci eravamo lasciati. Sicuramente avrebbe gradito che portassi un’intera classe del liceo ad accendersi la sigaretta sulla sua candela. Ma non era nei patti.Ricominciai a massaggiarla, ma stavolta con una tecnica stimolante. Cominciai a dare colpetti e pacche dai polpacci in su, alternandoli con le piccole pressioni a piene mani che lei tanto amava. Colpendo le cosce, emettendo quel classico rumore di ...
... massaggio a schiaffo, la candela si muoveva ritmicamente e io sapevo che in quel modo l massaggiavo il retto. All’uomo, in quella maniera, si massaggia la prostata. In una donna le si fa rilassare un po’ tutte le viscere e l’apparato sessuale, le ovaie in particolare. Ad Angy era come se realizzassi una delle sue impossibili torture. Era come se le stessi masturbando ano retto e intestini, senza neppure toccarle la candela.Quando le massaggiai i glutei, la fiammella cominciò a disegnare stupendi disegni luminosi. Sarebbe stato bello riprenderla con una telecamera, ma non era nei patti. Mano aperta e mano chiusa sia da una parte che dall’altra, con la fiammella che continuava a tremare. E la cera a colare. Decisi di massaggiare nuovamente l’inguine come prima, favorendo così il piacere di conservare la candela nel culo. Le sue gambe, allargate oltre il lettino dimostravano la sua brama di essere impalata. Passandole gli inguini, osservai la cera che era arrivata sul sesso, bollente per pochi secondi, poi raffermata. Non volevo lasciare la presa, ma la mollai per osservarla e vidi che il calore della cera le faceva contorcere piacevolmente il culo. Come se volesse risucchiarsi dentro il cero.La sensazione che provava era sublime, generata del sesso accarezzato dal rischio di essere scottato, e dallo sconcio di mostrarsi mentre la cera le colava oltre il sesso, scivolando sul suo liquido che ormai era colato sulla carta del lettino.Passai a massaggiarle la schiena, lasciando che il ...