1. Il bidello


    Data: 12/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Rotondetta, Fonte: EroticiRacconti

    Questo è il mio primo racconto, siate clementi. Sono da poco diventata una docente di scuola media. Dal sud, dove sono cresciuta, mi sono trasferita in una piccola città del settentrione italiano, proprio per prendere servizio. Non è stato facile, ho dovuto mollare il mio compagno, gli amici e la famiglia, e praticamente ricominciare da capo. A scuola, i miei colleghi sono tutti più grandi, abbastanza freddi, presi da una competitività che non mi appartiene. Fare amicizia è difficile, sono riuscita a stento a trovare una collega con la quale chiacchierare nelle pause. In cambio, i ragazzi sono meravigliosi, il lavoro duro, ma soddisfacente. La mia vita sessuale, però, si limita a un paio di messaggi ambigui scambiati col mio tipo, che ispirano una dose masturbatoria massiccia, ma non sono abbastanza. Ecco, inizio a essere davvero vogliosa. Solitamente, a me piace fantasticare su persone che conosco, o basarmi su episodi accaduti, per aumentare la mia eccitazione. Spesso scrivo queste fantasie su un diario. Poi le rileggo e mi bagno. Lo preferisco ai siti porno. Altre volte leggo i racconti altrui. Qualche giorno fa, mentre tornavo a casa, ho realizzato di aver lasciato il diario sul tavolo della sala professori. Mi sono bloccata, raggelandomi, e subito ho fatto una corsa tornando sui miei passi. Ho ritrovato il diario lì, dove lo avevo lasciato, ma in sala professori c'era Marco, uno dei bidelli, che puliva. "Professoressa, salve, ha dimenticato qualcosa?" "Salve, sì, il ...
    ... mio quaderno, eccolo qui" Marco guarda il quaderno e sorride malizioso. Non voglio crederci. Arrossisco e spero di essermi sbagliata. Ma lui mi incalza: "Ah, quindi è suo. Lo avevo sospettato" "Non capisco..." "Ha capito benissimo. L'ho letto, e mi sono immaginato che fosse lei ad averlo scritto". Il mio imbarazzo si trasforma in rabbia, ma anche, lo confesso, in eccitazione. "Ma come si permette!" "Si calmi. Ha scritto cose molto belle ed eccitanti. Io la capisco, anche io sono nuovo da queste parti, e mi sento molto solo. E molto desideroso di contatto". Così dicendo, si avvicina, come per porgermi il quaderno incriminato. Rimango immobilizzata, mentre lui mi mette in mano il diario e con voce bassa mi dice "posssiamo farci un po' compagnia, di tanto in tanto". Vorrei spingerlo via. O forse avvicinarlo. È più grande di me, ma anche più grosso, muscoloso. È un bell'uomo, e odora di bagno schiuma e sudore. Nei suoi pantaloni indovino la forma di un'erezione e questa visione mi eccita incredibilmente. Lentamente, avvicino la mia mano e inizio ad accarezzarlo attraverso i pantaloni. "Lo sapevo che eri così" dice, con voce bassa e roca. "Così come?" "Porca" risponde, e allunga le mani, una verso una delle mie tette, che afferra a stento e l'altra dietro, in direzione culo. Sono una donna giovane e rotonda. Ho una quinta piena e un culo tondo e sodo. Un po' di pancia, braccia e gambe gradevoli. Un viso da brava ragazza, occhi neri e capelli mossi castano scuro. Labbra carnose, ...
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