1. Lezione di nuoto nella piscina della vicina


    Data: 12/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: pasticcino69, Fonte: Annunci69

    NEW! Ho pubblicato il seguito di quell'estate. Il link è in fondo
    
    Estate del 2006, avevo appena compiuto 16 anni e quell'anno avevo scoperto al liceo nuove gioie del sesso grazie a Chiara, una mia compagna di quinta. Era ben più esperta delle mie coetanee, calda e protettiva nei miei confronti ma docile e obbediente sotto le lenzuola. Mi aveva anche rivelato che una sua compagna di classe era un po' gelosa di quest nostra relazione... ho scoperto che piacevo alle ragazze più grandi! E anche io avevo deciso di puntare a loro.
    
    Immaginate ora la mia gioia quando arrivo dai nonni per le vacanze e scopro che il vicino aveva inaugurato nientemeno che una piscina, profonda abbastanza per farci i tuffi e grande abbastanza per nuotarci.
    
    Grande divertimento con i figli dei vicini, i loro amici e i nostri, ma la mia eccitazione saliva quando Claudia, moglie del vicino e mamma di due bimbi, si mostrava in costume: 30 anni ben portati, magra ma non magrissima, culetto da teenager e piedini sempre curati.
    
    Arrivava e si piegava a libro per togliersi la gonnellina leggera, si accarezzava lasciva per spalmarsi la crema, prendeva il sole con le gambe un poco divaricate.
    
    Ogni volta poi si tuffava e infilava vasche e vasche a rana, aprendo e chiudendo quelle gambe magre ad ogni bracciata. Con i miei occhialetti ero diventato campione di apnea per guardarla da sott'acqua e lei forse se n'era accorta, perchè le nuotavo talmente vicino da dietro da vedere le sue grandi labbra ...
    ... distendersi, l'inguine contrarsi e una lieve peluria affacciarsi dal costumino bianco. Sognavo di sentire il sapore della sua patata nell'acqua. Ma volevo di più!
    
    Un giorno eravamo soli nel tardo pomerggio e mi invento che sapevo solo nuotare a stile e dorso ma non a rana, mentre lei era così brava, io ero scoordinato, forse non riuscivo a galleggiare e cazzate così. Lei si offre di provare ad insegnarmi...e vai!
    
    Così un po' di teoria su come fare bracciata e gambata, come coordinarsi e inizia la prova in acqua. Io sdraiato a pancia in giù e Claudia in piedi di fianco.
    
    La prego "Tienimi a galla sennò bevo" e lei prova dapprima con una mano dalla cintura del pantaloncino, poi prende coraggio e mette una mano sulla pancia e chiede "Meglio così?".
    
    "Adesso mi sento più sicuro" faccio io.
    
    Furbamente faccio andare giù le gambe e le dico "Tienimi più sotto". Lei obbediente la sposta fino all'ombelico.
    
    Io ero già eccitato ma così sentivo il pollice quasi nel costume, e solo l'idea che il mio uccello fosse a due centimetri da quella manina timida mi faceva girare la testa. Ormai non sentivo più i suggerimenti ma cercavo solo un modo per superare quello scoglio mentre scimmiottavo una rana improbabile.
    
    Idea! Faccio una bracciata più poderosa e taac le appoggio il pacco ormai gonfio tra il pollice e il resto della mano. Lei prontamente la rimette sull'ombelico. Altre due bracciate tranquille e tac altra spinta. Stavolta prendo meglio la mira e arrivo con la cappella sulle ...
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