Dalia
Data: 20/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Hermann Morr
... scendere e dedicarti al suzzone, come avevi fatto la mattina di ieri per darmi il buongiorno, come avevi ancora fatto il pomeriggio sul divano. E io che a questa maniera non sono mai venuto, ma comunque apprezzo la tua buona volontà, e con le dita ti massaggio il collo sotto le orecchie. " I feel like a young girl again. " Le uniche parole che hai detto per tutto il viaggio, e io neanche quelle, avevo altro da fare con le labbra. Scesi dal treno la tregua è finita, avevamo già cenato la in Liguria, finiamo subito a casa, subito a letto, e te l'ho detto che con te non mi si stanca, due volte ti ho presa, ma adesso sei tu che rifiuti di venire. Quando ho finito stringi la mia coscia tra le gambe e ti strusci, non sono stato abbastanza, la sai punire la superbia tu. E mentre lo fai stringo al petto la tua testa, ti accarezzo, riesci a farmi vergognare. E ancora dopo, sotto le coperte, col viso nascosto tra le mie braccia racconti storie su quanto sia stata dura la tua vita e quanto ingiusto sia io a non volerti sposare e a non assumermi le responsabilità per quel che sicuramente succederà in seguito a quel che abbiamo fatto. E' così che ci addormentiamo, e domani ti aspetta l'aeroporto. Mattina, apro gli occhi, stai piangendo. Che hai ? Sangue. Sono arrivate le mestruazioni proprio oggi che devi partire, un flusso abbondante anche. Game Over caro amore, ho vinto io. E tu che chiedi se sarei disposto a ospitarti qualche giorno in più, non sai se avrai la forza di affrontare il viaggio nelle tue condizioni. E io ti rispondo che se fosse solo mia la decisione, ti terrei con me tutta la vita. E' allora che decidi tu, di preparare i bagagli e farti accompagnare alla stazione. Dove un altro treno ti ha portata via. ( Dalia, in Italiano, nome femminile e pianta ornamentale della famiglia delle Asteracee. In Lituano, nome femminile e dea tessitrice del fato, dalla nascita alla morte, similmente alle Parche. )