In bocca
Data: 27/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti
Non ho scuse, lo so. Ma non cercherò di spiegarmi. Sono io e sono qui perchè non ho resistito. "Alle nove, tu sai già dove." E' tutto qui quello che ti ho scritto. Tutto quello che so. Praticamente niente! Adoro questa attesa. Adoro le mie autoreggenti nere. Abbasso lo sguardo per controllare la cucitura che dal tallone sale sinuosa fino alla coscia. La tocco, la seguo con il dito e l'accompagno fino al punto in cui sparisce sotto la stoffa del mio tubino stretto. Sono stata davvero brava. E'perfettamente dritta. Dritta e sottile. Sottile come il filo a cui mi sento appesa. Ne vale la pena sai? Ogni secondo che sto passando qui, sola e fradicia di voglia, mi rimette al mondo, mi restituisce alla vita. Non è questo abito a farmi troia e neanche il rossetto rosso che ti sporcherà il cazzo quando te lo prenderò in bocca. E' per questo che passo continuamente la lingua sul bordo del calice da cui sto bevendo. Voglio succhiarti e sbavarti addosso tutto il mio piacere! Lo sguardo è fisso sul panorama che ammiro dalle vetrate. E' una parte della città che non amo, il porto. Ma da qui, da qui cazzo, mi incanta. Le luci, le navi mercantili, il mare, la luna. Dannatamente triste eppure così bella. Sono eccitata. Bagnata e seduta a un tavolo del ristorante di questo lussuoso albergo. Da quassù, lo squallore di questa strada del centro, l'ho già dimenticato. Accavallo le gambe per strusciare la carne e gioco nervosa con l'orecchino pendente che mi fa più elegante. Il tavolo che ho ...
... riservato è tondo e grande. Scopami qui. Allargami le cosce senza chiedere il permesso e sazia la mia fame! Voglio guardare estasiata questo squarcio di mondo mentre sono piena del tuo cazzo. Voglio mandare a puttane il bonton mentre tu affondi audace nel mio corpo bisognoso di attenzioni. "Signora gradisce ancora del vino? Signora?" La voce del cameriere, cortese e ruffiana, mi obbliga a lasciare andare i pensieri sconci. Ritorno alla realtà e alla mia fica grondante di voglia. "Si, si. Me ne versi pure un altro. E mi porti anche un calice di prosecco per piacere. La persona che sto aspettando sta arrivando." Deve arrivare! Il secondo bicchiere è ormai andato quando sento la tua mano sulla spalla. Ti abbassi leggermente, ti avvicini e sento il tuo fiato sul collo. "Ma brava! Sembri quasi una donna perbene!" Un brivido violento mi percuote in ogni dove. Mi manca l'aria. "Grazie" ti rispondo mentre guardo il tuo riflesso nei vetri. Resto immobile, ferma, inchiodata dal tuo tono deciso e bastardo. Sento gli occhi addosso e il mio corpo inizia a reagire al tuo profumo di maschio che mi inebria i sensi. I capezzoli, pronti da sempre, spingono dritti e turgidi, contro il raso del vestito. Ti siedi, non di fronte perchè saremmo troppo lontani. Diamo le spalle a tutti, io e te, fianco a fianco perchè questo gioco non può più aspettare. "Allora, dimmi un pò. Cosa hai ordinato?" "Sono nuda." "Ah si? Sotto il vestito niente?" "Niente, nulla." Mi afferri la coscia stringendo con tutta la ...