Self Bondage
Data: 21/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
... merito ai troppi soldi che spende.Però non sembra arrabbiato in questo momento, forse più divertito.Posso azzardare?Potrebbe essere quello il momento che sto aspettando da tutta la vita."Potrebbe essere il momento giusto per rispondermi" dico.Non riesco ad essere più esplicita, ma credo che il ragazzo abbia capito.Guarda verso la corda sciolta e dice: "Una mano l'hai tenuta libera. Giustamente, visto che ti stai toccando.".Prende il mio polso libero e lo lega all'angolo del letto.Ora sono completamente immobilizzata, può fare veramente quello che vuole e io non potrò liberarmi senza il suo aiuto.Per un attimo mi balena il pensiero che in teoria suo padre potrebbe tornare e trovarmi ancora così, ma per il momento ho problemi più grossi.Tipo lui che mi sta passando una mano sulle tette."Tu sei una di quelle che fantastica di essere torturata?"."Si"."E mio padre non sa nulla presumo. Se no lo faresti con lui". "Esatto, lo conosci e sai come è fatto".Con la mano continua ad accarezzarmi al il corpo e, dopo essere sceso lungo la pancia, mette un dito tra le grandi labbra."Vedo che ti sta piacendo".Sono imbarazzata, chiudo gli occhi per non guardarlo in faccia."Lo vedi da solo che mi piace. Marco, ti prego, sono già abbastanza imbarazzata"."Lo immagino, ma vedo anche che chi piace. Immagina come saresti imbarazzata se io adesso facessi una video chiamata al mio amico Andrea".Istintivamente tendo i muscoli per liberarmi, ma i legami sono troppo solidi."Marco, ti prego!", lo ...
... imploro."Andrea apprezzerebbe - dice continuando a muovere il dito tra le mie gambe - mi dice sempre che ti scoperebbe volentieri. Anche Alessandro lo farebbe".Il pensiero di quei due ragazzi eccitati verso di me, unito alla stimolazione del dito di Marco, mi fa bagnare ancora di più."Però sarò buono e non lo farò, almeno per ora. Però non mi è piaciuto quello che mi hai detto ieri sera"."Scusami, non volevo"."Non basta chiedere scusa".Prende il telefonino e mi scatta un paio di foto."Questa è la mia assicurazione. La prossima volta che mi tratterai male, queste foto cominceranno a girare. I primi a riceverla saranno i miei amici".Deglutisco."Va bene", gli dico.Si siede di nuovo accanto a me e ricomincia ad accerezzarmi, con una mano sui seni e con l'altra tra le gambe."Ti sei legata molte volte così?", mi chiede."Da quando abito qui è la prima volta"."Lo facevi quando abitavi da sola?".Annuisco, mentre il suo movimento mi eccita sempre di più.E poi mi piace questa specie di interrogatorio che mi sta facendo."Mai fatto con qualcun altro?"."Una volta, con mia cugina, quando eravamo piccole".Mi infila un altro dito."Tua cugina Cristina?"."Ho solo lei"."Racconta"."Eravamo piccole, facevamo la prima liceo. Abbiamo fatto un gioco a farci il solletico, chi rideva si toglieva un indumento".Aumenta il ritmo e io mi eccito sempre più."Io sono stata la prima a spogliarmi completamente. Seguendo il gioco, lei avrebbe dovuto legarmi e farmi il solletico a piacimento"."Lei era vestita?"."No, ...