1. Caterina


    Data: 21/10/2018, Categorie: Etero Autore: 1948

    ... ancora il collo soffermandomi e continuando nuovamente, mentre nel frattempo, lentamente, sbottonavo la camicetta. Arrivai alla bocca e iniziai a baciarla mentre con le mani toccavo il seno sentendo i capezzoli inturgidirsi al mio tocco, le tolsi la camicetta e le sbottonai la gonna aprendole la cerniera. Mi abbassai all'altezza dei glutei, feci cadere a terra la gonna e iniziai a sfilarle il tanga. Con le mani da quella posizione aprii leggermente il solco dei glutei e cominciai a leccare per tutta la lunghezza soffermandomi sul suo buchetto posteriore.Con la lingua cominciai a salire leccando e baciando ogni vertebra del suo corpo. Iniziai dalla schiena fino ad arrivare al collo dove l'impeto dell'eccitazione mi faceva impazzire non poco; non riuscivo a controllarmi, l'eccitazione era troppa e volevo darle sfogo.Mi sedetti su una sedia, la feci avvicinare a me in modo da avere i suoi capezzoli all'altezza della bocca e con le mani le accarezzai delicatamente l'interno coscia mentre con la bocca leccavo il seno, mordendo e tirando i suoi capezzoli con le labbra.Era già eccitata, l'interno coscia era già bagnato dei suoi umori e quell'odore mi inebriava, avrei voluto farla distendere in modo da aprirle le gambe e cominciare a leccarle la fighetta come un forsennato.La tentazione era forte ma preferivo aspettare per gustare alla fine e con calma questo piatto speciale.Salendo con le mani le introdussi un dito in vagina e subito andai a cercare il clitoride per masturbarlo, ...
    ... la vagina accolse bene il mio dito che dentro si muoveva senza alcuna resistenza. A questo punto lo estrassi e passai una parte degli umori sul capezzolo mentre il restante lo misi in bocca per assaggiarli e sentire a pieno il sapore dei suoi umori.Mi avventai nuovamente sulla vagina ma questa volta con due e poi con tre dita.L'eccitazione si vedeva e gli umori aumentavano a dismisura, estrassi le dita e infilai due di queste nell'ano, le allargavo e le stringevo ancora ed ancora, spingendole sempre più in fondo.Caterina cominciava ad ansimare dal piacere ed il suo corpo era ricoperto da una pellicola di sudore che lo rendeva ancora più travolgente.Da parte mia non riuscivo più a trattenermi, il pene cominciava a pulsarmi, la vena si era gonfiata e la cappella aveva raggiunto il massimo della dilatazione.Feci sedere la mia amica e senza troppi indugi le infilai il pene in bocca. Lo accolse prontamente e subito mi leccò la cappella, poi l'asta e nuovamente la cappella, massaggiando con una mano i miei testicoli e tenendo con l'altra il mio sesso.Il mio orgasmo arrivò quasi subito e in poco tempo venni in bocca alla mia amica che, data la grande quantità di sperma, non riuscì a trattenerla lasciandosene scivolare una parte sul mento e sul seno.Nonostante fossi venuto il mio pene era ancora duro.Lei, con abili colpi di lingua e di mano, seppe risucchiare le ultime gocce di sperma rimaste nel mio sesso lasciandomi stremato. Ero esausto ma volevo continuare.Feci sedere di nuovo ...