Marina a firenze
Data: 21/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Rocker78
... pulsava come un tamburo di metal peso, lei era lì , mi bacio’, fu un bacio lungo e intenso. Marina chiuse la porta a chiave , ci baciammo ancora, le mie mani andarono a toccare I suoi seni , le sue mani cercarono il mio membro turgido . Stavo impazzendo, volevo quella donna . La presi con forza e la feci sedere sul lavandino, la baciai , le sue labbra e poi I seni, infine trovai il suoi fiore, era bagnata, calda, vogliosa, la mia lingua si insinuò’ in lei , sentivo il suo respiro farsi affannato e poi godette stringendo le sue mani tra I miei capelli.
La baciai ancora, il suo viso era sereno, sorrideva, mi prese per mano , apri la porta ed uscimmo dal ristorante ridendo, I camerieri e I clienti ci guardarono attoniti.
Fu sopra ponte vecchio che la presi da dietro, il ponte era deserto, ero pazzo di lei, il mio pene era turgido e voglioso, la presi a pecorina proprio lì, la baciavo sul collo , e le accarezzavo il seno .
Fu un orgasmo bello ed intenso, il mio cuore batteva a mille . Ridemmo baciandoci.
Mangiammo un panino comprato in una baracchina.
Dopo un ora eravamo in albergo sul letto nudi, I nostri corpi si intrecciarono di nuovo, le mie labbra sul suo pube , la mangiai ancora con vorace fame, lei mi accarezzava il capo, la luce dalla finestra colorava e disegnava I nostri corpi , era sexy e sensuale mi volle, si adagio’ su di me, comincio’ un ballo sinuoso e animalesco, il suo volto era sfigurato dal piacere le nostre labbra si attorcigliarono in modo ...
... frenetico.
Assecondai il suo orgasmo, la feci appoggiare a me per qualche secondo, poi la face adagiare di e la pentirai ancora.
Sesso selvaggio, antico, ancestrale, dove I sapori si intrecciano al sudore . Sotto di me la sentivo vibrare.
Urlava, di piacere, mi mordeva le labbra e sussurro’: - fammi morire tutta la notte, sarò tua-
Le sue mani toccavano il mio sedere , il piacere saliva dalle gambe e scendeva dal cervello.
Il cuore pulsava come impazzito. Ma no, no era tempo di finire quella sensuale lotta. Mi fermai, e scesi di nuovo su di lei.
lei venne ancora una volta.
Il mio ego maschile era alle stelle .
Mi adagio affianco a lei ansimante, lei mi guardo’ negli occhi sorridente e comincio’ a baciarmi il petto, “ ora tocca a te” disse, e la sua bocca si adagio’ sul mio pene.
Il piacere donato dalla sua bocca arrivava direttamente al mio cervello, vibravo, con maestria con la sua lingua leccava tutta la lunghezza del mio cazzo, facendolo sparire nella sua bocca, comincio un su e giù per tutta la lungezza del mio pene. Con la mia mano le accarezzavo I lunghi capelli , lei passo’ dal cazzo alle palle, succhiandiole verocemente e con la mano continuava una bellissima sega.
- Voglio ingoiare il tuo sperma,disse , voglio assaggiare il tuo sapore-
Ero eccitatissimo, volevo innondare quella bocca del mio nettare, e così fu.
L’esplosione fu gigantesca, la sua bocca afferrò il mio cazzo e nulla uscì dalla sua bocca.
Marina ingoio tutto e ...