1. Mia cugina. Il mio sogno.


    Data: 22/10/2018, Categorie: Anale Hardcore, Prime Esperienze Autore: michael-kayne, Fonte: xHamster

    Da quando a sedici anni mia cugina, più grande, mi fece apprezzare le sue tettone, non ne posso più fare a meno...Siamo cresciuti insieme e mi ha sempre attratto moltissimo, passavamo intere giornate in casa, lei in perizoma e canottiera succinta con capezzoli turgidi ed io col cazzo duro nei pantaloncini. Lei lo sapeva e mi provocava, flirtavamo molto; Lo faceva perché non avevo il coraggio di saltarle addosso, a parte inizalmente qualche palpatina, strusciamento, carezza, io che non perdevo occasione di entrare mentre si faceva la doccia e di mostrarmi nudo più volte, nulla più.Sapeva del mio cazzone. Mi facevo vedere spesso nudo o beccare mentre mi masturbavo. Ma non vide mai distintamente il mio cazzone duro.Decisi di provare... Accadde molte volte, dandole il buongiorno, di sditalinarla e poi scoparla, ma mi fermava sempre; si faceva palpare -fingendo di dormire-, mordere il culo, ma appena posavo la lingua sulla figa, si spostava. Adottai la tecnica delle coccole sul divano, lei diceva che ero arrapato e che sentiva il cazzo duro sulla schiena ed io davo colpa alle sue tettone e lei rideva e mi metteva la mano proprio sulle sue bocce e gliele palpavo, dicendole che adoravo quelle "due mammelle" e che gliele volevo succhiare. Lei sorrideva...Inziò a sedersi sulle mie gambi, anche fuori in compagnia, e mi provocava spesso dicendomi "ma non ce l'hai duro adesso?", finché un giorno in camera sua, stavamo scherzando sul letto e la feci sedere a cosce aperte su di me, lei ...
    ... disse "ora il cazzo duro ce l'hai" e le dissi di strusciarsi e farmi sborrare se ne era capace, le sfilai la canottiera, le sue tettone erano li di fronte, gliele palpai forte, era felice che mi paicessero così tanto. Gliele ciucciai avidamente, mentre si strusciava con forza sul mio cazzo e sborrai. Le toccai la figa, volevo leccargliela, ma non volle.Solo negli ultimi tempi, prima del grande evento, mi lasciò che gliela leccassi e sditalinassi. E' sempre stata una gran porca e a me piaceva fare il maiale. Ma quando le chiedevo di farmi almeno una sega, diceva di no... La stronza furbetta! Fino a quando una mattina -erano le 6.45- sul pullman, sedevamo dietro in fondo, la palpai, limonando, mi toccò il cazzo, me lo tirò fuori e strabuzzò gl'occhi. La sua escalamazione fu "Porca troia che palo. E' un cazzo enorme!". Lo afferrò forte ed iniziò a masturbarmi, speravo me lo leccasse, ma non voleva; preferiva segarmi con forza e velocemente e farmi sborrare. Quelle seghe duravano anche mezz'ora e il più delle volte me ne faceva due. Ero arrapatissimo e la voglia di lei mi divorava dentro.Continuavo, comunque, a chiederle di svegliarmi un giorno con un bel bocchino, poiché non se ne sarebbe pentita... Avrebbe amato succhiare il cazzo ed ingoiare tutta la mia sborra.Forse furono le cose che le sue amiche le confessavano dopo esser state chiavate dal sottoscritto o forse perché lo voleva più di me, in fin dei conti aveva il mio cazzo in mano tutte le mattine, le mie mani addosso tutto ...
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