1. La colonia


    Data: 23/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: vrgringo

    Sembra incredibile, ma è proprio così. Il suo bel corpo, la sue attitudini atletiche, la sua dolcezza e gentilezza, la sua allegria, tutto di lui era bello.
    
    Era il più bravo del gruppo di ragazzi in colonia, ed io facevo l’accompagnatrice, cosa che mi piaceva ancora nonostante i miei 45 anni e la famiglia a cui badare.
    
    Lui a 16 anni era già un ragazzo ammirato dalle sue coetanee e non solo.
    
    Brillante com’era, veniva ad assaggiare i piatti che preparavamo e scherzando si complimentava con le belle cuoche.
    
    Ma che cuoca! Io ero una professionista! Un avvocato, molto abile nelle cause legali, ma con lui vicino non mi veniva quella parola sciolta di cui ero capace….
    
    Una sera la mia compagna in cucina, anche lei donna di circa 40 anni mi disse sottovoce, dopo che lui aveva fatto la sua allegra comparsa: “Quando lo sento vicino mi viene voglia di sentirlo. Quando riesco a farmi sfiorare col corpo mi piace da matti…”
    
    Non avevo mai pensato a una cosa simile, ma il giorno dopo, nel trambusto appoggiai lievemente la tetta sul suo gomito, e mi piacque…
    
    Alla notte mi bagnai sognandolo nudo. Ma come? Io turbata da un ragazzino!?
    
    Lo vedevo giocare e me lo immaginavo nelle sua bellezza di adolescente. Ogni cosa che faceva lo immaginavo che la facesse per me.
    
    Quando suonava la chitarra sognavo mi dedicasse le più belle canzoni.
    
    Talvolta mi guardava negli occhi. E anche io mi sentivo… spogliata!
    
    Non sapevo più che fare. Trovai una scusa per farmi portare del ...
    ... materiale nella mia camera.
    
    Ero emozionata. Non sapevo cosa e come fare…
    
    Fece lui!
    
    Appena entrato mi vide che avevo una gonna corta e maglietta leggera ed i suoi occhi sorrisero come per prendermi in giro. Era desiderabile!
    
    “Bisogno di altro, signora cuoca?”
    
    “Non sono una cuoca, sono un avvocato”
    
    “Allora…bisogno di altro dottoressa cuoca?” – mi prendeva in giro il ragazzino!
    
    Come si permetteva?
    
    “No grazie.”
    
    Fece per andarsene. Ero delusa. Non potevo non essere “interessante” per un ragazzino!
    
    “Dimenticavo! Dottoressa, lei è una bella donna!”
    
    Si era fermato sull’uscio e mi aveva freddato.
    
    Ero immobile.
    
    Chiuse la porta e di avvicinò.
    
    Mi abbracciò dolcemente. Le sue mani scendevano su di me mentre mi baciava.
    
    Scesero e poi risalirono sollevandomi la gonna.
    
    Poi mi girò di spalle e sfilò le mutandine.
    
    Si sfilò i vestiti e sentii il suo pene tra le mie chiappe.
    
    Era più bello di quello di mio marito…..
    
    Mi mise a quattro zampe sul letto e me lo infilò nel culo.
    
    Dapprima dolcemente, poi sbattendomi fino a farmi piangere.
    
    Poi passò alla figa, sempre da dietro. Montava da dio!
    
    Non mi fece altro, del resto gli altri aspettavano…
    
    Scendendo mi disse: “Dottoressa, potrei avere un appuntamento con lei? Mi serve un avvocato”
    
    “E perché?”
    
    “Sono stato violentato da una donna, ed io sono minorenne”
    
    Sorrise. Ci sapeva fare il bastardino. Ed io ci ero cascata. Come una pera cotta! Gli diedi un appuntamento nel mio ufficio ...
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