1. Lezioni di matematica


    Data: 26/10/2018, Categorie: Etero Autore: partnerissimo

    Mancavano ormai 10 minuti alle 17 e dovevo correre per impartire l'ultima lezione di matematica a Laura, la figlia di un'amica di famiglia che mi aveva chiesto se potevo aiutarla in quanto rischiava d'esser rimandata a settembre vista la lacuna in matematica.
    
    Non ne avevo affatto voglia, Laura era poco incline alla matematica e spesso mi faceva arrabbiare perché non era attenta, pensava ad altro e continuava a giocare col cellulare. Per fortuna era l'ultima lezione.
    
    Suonai il campanello, Laura venne alla porta e mi aprì e d andammo subito in soggiorno dove abitualmente facevamo le lezioni.
    
    Era come tutte le altre volte: svogliata, disattenta ed anche piuttosto scontrosa. Dopo soli dieci minuti cominciai a perdere la pazienza...non sopportavo inoltre che nonostante le mie lezioni lei fosse rimandata a settembre.
    
    Con tono seccato le dissi: "Dai Laura!!! Cerca di impegnarti! Non sono cose difficili! Basta un po' di attenzione".
    
    Lei, con una calma molto irritante mi rispose: "Ma non hai capito che a me non interessa la matematica???"
    
    Lo disse con una calma tale che mi spiazzò...Non sapevo che dirle, allora ricomincia a spiegarle gli studi di funzione. Per la verità era un argomento complesso e piuttosto noioso...come fare a non comprenderla...
    
    Dopo altri dieci minuti capivo che stavo predicando nel deserto e mi fermai...ci fu un attimo di silenzio.
    
    Furono dei secondi lunghissimi...non sapevo cosa dire e lei guardava nel vuoto o il cellulare.
    
    Non mi era ...
    ... mai capitato di guardare bene Laura, ma scoprii che cominciava a delinearsi una bella donna, i 18 anni erano passati da poco, ma già si capiva che sarebbe diventata una bella donna.
    
    Ma non mi balenò nulla nella testa perché ero lì come insegnante di matematica.
    
    Fu lei in realtà che di punto in bianco cominciò a guardarmi con sguardo languido, estremamente sensuale. Ero completamente bloccato sulla sedia, immobile, ghiacciato. Lei si avvicinò senza dire nulla...mi prese la mano sinistra e la strofinò senza dire nulla sul suo seno. Cominciava a crescere quel seno, era sodo ed il capezzolo già bello turgido. Ebbi un sussulto ma non dissi niente, ero tesissimo.
    
    Lei mi disse in un orecchio: "Io voglio questo...".
    
    Continuava a farmi toccare il suo seno, aveva un maglietta di cotone ma il reggiseno non c'era...neanche troppo piano il mio pene cominciò a pulsare nei boxer. Lei si tolse la maglietta e vidi due belle tette, sarà stata una terza bella soda. In quel momento cominciai io a toccargli il seno ed i capezzoli e lei sottovoce gemeva di piacere ed allargava le gambe. D'un tratto si avvicinò di molto e cominciò a toccarmi il petto ed a slacciarmi la camicia, con la lingua mi toccò i capezzoli ed inesorabilmente scese verso il basso.
    
    In un batter di ciglio mi tolse, pantaloni: nei boxer si intravedeva il mio pene durissimo. Lo fece uscire con delicatezza e cominciò a succhiare. Sembrava una professionista, su e giù, con tanta saliva, il pene spariva nella bocca e ...
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