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Una riparazione assai piacevole 3.
Data: 31/10/2018, Categorie: Etero Autore: Franco018
Il mio lavoro di installatore riparatore antenne e apparecchi tv andava proprio bene. Al mattino mi suona il telefonino e sento una voce affatto sconosciuta; chi mi chiama è Piero, un mio ex compagno di Liceo ma lo riconosco quando lo sento pronunciare una frase inconfondibile che poi riguardava il nostro ridere su tutto quando giocavamo a tutto invece di studiare al Liceo. Cade così il mistero di chi mi chiama e non si presenta; sapeva che solo così lo avrei subito riconosciuto. Mi dice di una sua amica che dirige una impresa di costruzioni che era di suo marito, deceduto di recente, e che deve fare istallare un impianto di parabole tv su un'intera palazzina di vari appartamenti. Mi dà il numero di telefono e ci accordiamo per incontrarci dopo alcuni anni. Salutato Piero, chiamo subito la sua amica Liliana e mi metto a sua disposizione per incontrarci per un sopralluogo' Mi dice di trovarsi vicino Velletri ed io parto subito lasciando Roma e prendendo l'Autostrada. Ci arrivo in poco tempo e suono al suo campanello alla sua impresa. Mi accoglie una signora cinquantenne che trovo molto attraente, formosa e sensualissima: una gran figa! Ci sediamo per vedere il progetto della palazzina e dopo andiamo sul posto perché io possa fare un preventivo approssimato. Dopo un'ora le dico parzialmente l'importo previsto e lei accetta. Le dico che il lavoro durerà tre giorni circa e le chiedo di suggerirmi dove potrei alloggiare per evitare il va e vieni da Roma. Lei mi propone subito ...
... una sistemazione a casa sua dove vive con Mariella, sua figlia ventenne, ed io accetto senza esitare. Dopo gli accordi per iniziare il lavoro, mi congedo da lei e torno a Roma per preparare tutta l'attrezzatura che l'indomani porterò al posto di lavoro. Messo il tutto nel furgone che uso per grandi lavori, salgo in casa a cenare e dormire poi per partire presto al mattino. Sono le sette e mi metto in viaggio, arrivo sul posto e trovo Liliana ad attendermi insieme al suo capo cantiere. Con Liliana stabiliamo subito di passare al "tu" senza formalità inutili e, dopo preso un caffè, ci lasciamo ed inizio il mio lavoro. All'ora di pranzo mi attende a casa con Mariella, la figlia e, dopo avermela presentata, mi fa l'occhietto come se volesse farmi un invito a considerare quanto fosse veramente gran figa come lei. Per tutta risposta sincera e spontanea, le dico che se dovessi decidermi sul chi corteggiare tra mamma e figlia, come si dice nei centri commerciali "due al prezzo di uno", decisamente accetterei tutt'e due! Sarebbe per me affatto un sacrificio i sedemmo a tavola dove Liliana mi scodella un pranzo gustosissimo accompagnato da un ottimo vino. Mentre mangiamo non mi sfuggono le loro occhiate che sembra vogliano dire:" chi se lo scopa questo qui per prima ?" Dopo il caffè ritorno in cantiere al lavoro. Torno a casa per la cena che è simile al pranzo: ottima. Il dopo cena lo passiamo chiacchierando in salotto e sorseggiando una grappa fatta da Liliana che apprezzo moltissimo. ...