1. Gli sposi cenano, gli amanti pranzano........


    Data: 31/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: LaVoglia

    ... ed ho visto una bella erezione stretta in quei pantaloni. Non ero la sola a navigare nel mare del sesso platonico. Qualcosa fino a quel giorno era rimasto negli abissi ma stava arrivando la tempesta. Mi ha fissata entrandomi nella testa attraverso i miei occhi color acqua e si &egrave avvicinato troppo, incollando delicatamente la sua bocca sulla mia, e il suo corpo contro il mio.Le nostre lingue si sono attorcigliate come se avessimo avuto quindici anni e tutto &egrave diventato vorticoso. Ho sentito le sue mani sotto la gonna, si &egrave scostato e mi ha tirato giù le mutandine. Mi ha sussurrato: toglile e resta senza, vai a preparare il caff&egrave così. Ho ubbidito senza fiatare. Con quell'abito quasi trasparente senza niente sotto sono andata ai fornelli per mettere la moka sul fuoco. Stava in piedi dietro di me e mi sollevava il vestito restando a guardare un po' distante. Plink. Stavo gocciolando, come quella del film. Non ci potevo credere. Ho spento il fornello. Mi sono girata e gli ho slacciato la cinta. Come se fino a quel giorno non avessimo fatto altro ogni volta, mi sono inginocchiata con naturalezza, con la gambe larghe e un rivolo che gocciolava lungo la coscia, e gliel'ho tirato fuori, anche se era praticamente saltato fuori da solo.Tra me e me ripetevo piacere bel cazzone, peccato non averti conosciuto fino ad oggi. Ho iniziato a leccarlo come un gelato, delicatamente, ascoltando i suoi gemiti, mi staccavo e lo accarezzavo, cercando il suo sguardo e il suo ...
    ... sorriso stupendo, la prima cosa di cui mi ero innamorata la prima volta che ci siamo visti, ma non lo sapevo. Poi ho iniziato a succhiare. Mi sembrava di non aver fatto mai un pompino fino ad allora, assaporavo ogni centimetro, respiravo il suo odore dal palato come fanno i gatti. Iniziavo a scalpitare. Lo volevo dentro.Come al solito mi ha capita telepaticamente. Mi ha presa con forza per i polsi e mi ha tirata su, penetrandomi la bocca con la lingua e la fica fradicia con le dita contemporaneamente. Così fradicia che ha riso di gusto, soddisfatto, dandomi della porca. Ero molto imbarazzata.Siamo finiti in camera da letto, dando botte ai muri del corridoio mentre stavamo avvinghiati con le mani sui sessi spalmandoci la saliva dappertutto. Proprio come fanno due vecchi amici.Ci siamo spogliati in pochi istanti. Non l'avevo mai immaginato nudo. Non avevo mai immaginato di fare queste cose con lui. O forse sì, ma non volevo ammetterlo.Avevo le gambe aperte e i capezzoli dolenti, nella penombra di un pomeriggio d'estate in una camera con la tapparella un po' abbassata, e lui era ormai su di me, e se lo teneva in mano puntandomelo contro piano piano. Come quel bacio sulle labbra, così era il tocco della sua cappella pulsante. Poi mi &egrave entrato dentro. O forse mi era sempre stato dentro, ma non volevo ammetterlo.Abbiamo iniziato a fare sesso, che però era amore negli occhi. Spingeva forte e io godevo più forte. Ansimavo tantissimo ed ero affamata di lui, nonostante quel primo ...