L'avvocatessa violentata dagli operai
Data: 31/10/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: evoman
... di lavoro. Andai ad aprire e mi trovai davanti i due operai del giorno prima più altri due loro colleghi.Senza tradire emozione alcuna chiesi cosa desideravano, uno di loro mi fissò, mi guardò a lungo e disse semplicemente: �Te�!Rimasi sbigottita. "Ma come si permette" gli dissi.Ma prima che potessi finire la frase erano già tutti e quattro dentro lo studio. Mi immobilizzarono in due tenendomi per le braccia, mentre un'altro avvicinata la sua faccia a qualche cm dalla mia disse: "su, avvocato, che c'è? Non fai più la stronzetta adesso? Abbiamo deciso di insegnarti un po� l'educazione e visto che i nostri lavori per oggi sono terminati, adesso faremo un lavoretto a te".Detto questo, quasi sollevandomi di peso, tutti e quattro mi portarono nella mia stanza sbattendomi per terra sul tappeto.Ero molto spaventata, ma in fondo anche un po� eccitata. Non mi capitava speso di essere in una posizione di inferiorità, mentre in quell'occasione ero sola con 4 maschi e senza nessuna possibilità di cercare aiuto, alla loro completa mercè.Non potevo pensare di cavarmela usando il cervello o la cultura, lì contavano solo i muscoli e io proprio non potevo competere con loro.Tuttavia pensai che volessero solo spaventarmi un po�, che non sarebbero arrivati troppo in là, cazzo era un reato grave la violenza sessuale, mica potevano pensare di farla franca.Uno vide la busta dei miei acquisti e la vuotò sul divano."Però, che roba di classe" mentre teneva tra le mani rozze e callose un paio di ...
... autoreggenti "ti piace vestirti da zoccola avvocato".Gli altri annuivano. "Adesso facciamo così, prima ti spogli, e poi ti metti addosso questi abiti, così la puttana per una volta la farai per noi poveri operai".Mi rifiutai e allora un si avvicinò e prendendomi per il collo mi strinse dicendomi "guarda che ti conviene ubbidire, altrimenti ti mandiamo all'ospedale".Stringeva forte il collo fino a farmi male, soffocavo, annui "va bene, va bene, farò quello che volete, ma non fatemi del male" singhiozzando.Così cominciai a spogliarmi lì davanti a loro che mi guardavano, tolsi tutto restando nuda ed esposta ai loro osceni commenti "guarda che bel culo ha la nostra zoccola e che tette" dicevano ridendo.Poi cominciai a indossare gli abiti che avevano scelto, autoreggenti color carne, un completino avorio, perizoma e reggiseno col pizzo e una micro sottovestina in raso, con ai piedi un paio di scarpe decolletes con un tacco 12.Partirono una serie di fischi di approvazione, ero frastornata, mi sentivo a disagio, un oggetto, un oggetto nelle loro mani.Però quella sensazione mi procurava anche una sorta di strana eccitazione perversa, mi sentivo femmina, si, senza il mio solito ruolo, solo una femmina in mezzo a un branco di maschi, da usare per soddisfare i loro piaceri.Insomma mi stavo bagnando di brutto, anche se pregavo che non se ne accorgessero.Invece si avvicinarono tutti a me e cominciarono a toccarmi dappertutto, mani affamate che mi esploravano il corpo attraverso gli abiti. Uno ...