Francesca la Schiava
Data: 01/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: RedHot
Francesca era la mia schiava (vedi racconto precendente) giocavo con lei da mesi e oggi avevo preparato una scampagnata al supermercato.Ormai erano le 17,il sole iniziava a calare e la temperatura a scendere,Francesca aveva l'ordine di raggiungermi a casa per le 17 in punto,passarono pochi secondi che suonarono alla porta,mi avviai ad aprire e mi trovai davanti la mia schiava,era vestita come le avevo detto,un vestito rosso molto corto,un bello spacco a V che era anche troppo vistoso e le lasciava scoperta buona parte dei seni,tacchi da 15 cm rossi,calze a rete molto trucco,niente intimo ovviamente,portava la borsa con dentro la roba che le avevo detto di prendere,"scusi il ritardo mio padrone" disse,io mi scostai per farla entrare una volta entrata le guardai il fondoschiena,e fui felice di vedere che una parte delle natiche fuoriusciva dall'abito,chiusi la porta continuando a guardarla aveva eseguito gli ordini fino a quel momento "non sei in ritardo" le risposi andandomi a sedere sulla poltrona "sai cosa devi fare" lei annui e appoggiò la borsa a terra,si tolse le scarpe e le ripose accanto,poi si tolse il vestito rosso e lo lasciò cadere sul pavimento,per poi metterlo vicino alla borsa e alle scarpe,poi con delicatezza tolse anche le calze a rete rosse,adesso che era senza tacchi la sua altezza era decisamente abbassata,i suoi capezzoli erano ben ritti e le sue labbra erano già leggermente umide "vieni a sederti" le dissi sorridendole,ordine che lei eseguì subito ...
... sedendosi accanto a me sul bracciolo della sedia inizia subito a toccarle i capezzoli duri,le piaceva molto,accavallò le gambe per mettersi più comoda sul bracciolo,levò un urlo quando le strizzai e tirai il capezzolo con forza martoriandolo un po' con l'unghia "non ti è più concesso di accavallare le gambe o tenerle chiuse te lo sei scordato?" lei all'inizio si divincolò cercando di farmi lasciare la presa ma non cambio nulla,quindi dopo aver sentito le mie parole si calmo cercando di sopportare il dolore e allargo le gambe "perdonatemi padrone non accadrà più" io mollai la presa,la guardai male con tono di rimprovero "non è la prima volta che te ne dimentichi,dovrò punirti e vedere se ne te ricorderai" lei mi guardò in modo di supplica,era molto timorosa delle mie punizioni,anche se ogni umiliazione inflitta le portava un piacere intenso,voleva pregarmi ma poi abbassò lo sguardo perdendo nuovamente contro la sua voglia disse solo "si padrone" ero molto compiaciuto da quella cosa, andai in cucina,dicendole di seguirmi a gattoni,lei eseguì l'ordine e mi segui fino alla cucina,una volta li presi un pacchetto dal tavolo e glielo porsi "ti ho fatto un regalo spero ti piaccia" Francesca mi guardò era felice e rossa in viso come se sapesse di non meritarlo "grazie mio padrone" disse iniziando ad aprirlo,una volta aperto lei riconobbe il contenuto,mi guardo e mi sorrise,aveva in mano 3 paia di pantacollant,bianchi ,neri e grigi,lei adora i pantacollant,ed ero sicuro di conquistarla con ...