1. Per amore di tua figlia - Orgia di famiglia [Parte 1 di 2]


    Data: 28/09/2017, Categorie: Incesti Autore: Petronio, Fonte: EroticiRacconti

    Quando quella mattina mi svegliai, erano passate da poco le 10. Mi stropicciai un attimo gli occhi e realizzai che a quell’ora non doveva esserci nessuno a casa. Così mi alzai dal letto e, visto il caldo asfissiante di fine Luglio, decisi di liberarmi della tuta addosso e girare comodamente nudo per l’appartamento. L’assenza di indumenti mi provocò un tale sensazione di libertà che fu inevitabile sentire il mio bel cazzo imbarzottirsi quasi subito. Vagavo quindi nudo per casa, quando a un certo punto, entrato in sala, mi imbattei in mia sorella che stava cercando qualcosa tra gli scaffali della libreria a muro. Sentendomi arrivare alle sue spalle, Camilla si voltò immediatamente e fu impossibile per me cercare di nascondermi da qualche parte: ormai ero di fronte a lei ed entrambi ci scambiavamo sguardi un po’ imbarazzati. Così lei ruppe il silenzio esclamando: “Ciao Fede, la mamma mi ha chiesto di andare a prenderle dei documenti che ha dimenticato qui a casa”. La sua reazione mi stupì: fece quasi finta di nulla. Anzi, iniziò improvvisamente a fissarmi il cazzo bello barzotto. Era stupefacente vedere come tutte le donne di casa, da mia madre alla mia sorellastra, fossero attratte dal mio pene scappellato. Io risposi un po’ incerto, mormorando qualcosa come “Beh sì, cerca pure” e lei, guardandomi negli occhi, si avvicinò lentamente a me e prese a massaggiarmi delicatamente il pene su e giù con una mano. Potevo sentire le sue dita minute premere sulle vene del cazzo in cui ...
    ... stava affluendo velocemente il sangue e che ormai incominciava ad essere un po’ bagnato per l’eccitazione. Così, ad un certo punto, interruppe il massaggio e fece scorrere la mano sul pene, quasi come per raccogliere più sperma possibile; si portò la mano alla bocca e infine iniziò a leccarsi il palmo. Ci scambiammo uno sguardo di intesa e ricambiai il suo sorriso con un mio cenno di approvazione. A quel punto ormai il cazzo era diventato talmente duro che decisi di prendere l’iniziativa. L’afferrai per il sedere, affondando le mie mani tra i suoi glutei. Aveva però una minigonna di jeans che mi impediva non poco i movimenti. Così decisi di sollevarla e buttarla sul tavolo lì accanto, togliendole di forza la minigonna. Rimaneva solo con la sua maglietta rosa attillata che esaltava la sua quarta di seno e sui cui ricadevano a mezza spalla le sue mèche bionde. Le chiesi di voltarsi. Avevo di fronte a me uno spettacolo paradisiaco: il culo di mia sorella a pecorina, con lei che si fletteva sempre di più per offrirmi la visuale migliore. Preso dall’eccitazione del momento, affondai la testa fra le sue chiappe e iniziai a leccarla vogliosamente. Lei emise un gemito di piacere e sorrise: “Sei proprio un vero porco fratellone, eh?”. Annuii con un ghigno e la feci di nuovo voltare, aprendole le gambe. Vidi che aveva la fica tutta bagnata e che si passava lentamente una mano sulla vagina. Preso dall’eccitazione, afferrai il cazzo e feci per infilarlo nella sua larga fessura. Lei era così ...
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