1. Mia Madre, Mia


    Data: 01/11/2018, Categorie: Incesti Autore: Ivan°, Fonte: EroticiRacconti

    Mia madre a 43 anni era una donna bellissima, con un fisico prepotente e una sensualità unica. Dolce, femminile, persino sexy, anche se questo può suonare stonato detto un ragazzino di 18 anni, del tutto inesperto. Ne ero innamorato, ma consapevole che quel mio sentimento era peggio che un reato, più in casa che fuori. Ma io me ne fregavo e la sognavo lo stesso, e mi ci masturbavo. Quando potevo la spiavo in bagno, ma era difficile sfuggire ai controlli di sorella e padre. E la paura di essere scoperto era più forte del desiderio di lei. Però non la perdevo mai di vista, quando andava in bagno, e ne vedevo la silouette attraverso la porta a vetri. e che meravigliosi e inconsapevoli strip. Oppure quando in camera si cambiava le calze e le mutandine dimenticandosi, seppur raramente, la posta aperta. Quando si muoveva per casa o chiedeva il mio aiuto per qualche necessità. Io la spiavo, la sfioravo, la annusavo quando meno lei se ne avvedeva. Quando si scherzava e giocando le stringevo le cosce o i seni, con disinvoltura. Conoscevo la consistenza dei suoi capezzoli, nel suo interno coscia e delle sue labbra, e quante spiate e quante seghe! E a tavola, dove m'ero fatto la nomea di quello con le mani di burro perché mi cadeva tutto. Posate, tovaglioli, cibo. Ma una volta sotto, le spiavo le gambe sperando di intravvedere gli strip e semmai un po' di pelo. E qualche volta mi andava pure bene, e allora lì altre seghe appena in cesso. Una volta sola mia sorella insospettita da ...
    ... questa maldestrezza mi seguì sotto il tavolo e mi scorse a spiare la mamma. O finse di non capire o le riusciva troppo incredibile per crederci. Non me ne fece mai parola. Ma un giorno, purtroppo o per fortuna perché la circostanza non fu tra le più felici, mi capitò l'occasione; Eravamo in casa soli io e lei, con la sorella in viaggio e il papà al lavoro. Io in camera a fare i compiti e mia madre in sala, forse a stirare o rassettare la casa. Nel silenzio sentii una specie di sospiro forte, un rantolo e un botto a terra come di corpo che cade. Mi precipitai in sala e la vidi in terra con la sua vestaglietta sollevata e il capo reclinato di lato. La soccorsi e lei cosciente mi chiese di aiutarla a sollevarsi e sedersi sulla poltrona. "che hai mamma?" chiesi, "niente, solo un po' di debolezza e un giramento, adesso passa". Ti preparo qualcosa? "Si grazie, fammi una camomilla". La camicetta aperta metteva il seno quasi a vista totale, che lei in casa non usava mai il reggiseno. Mi affretto in cucina per scaldare l'acqua, e tazza e cucchiaino, e zucchero, mi sembra trascorrano ore e appena l'acqua è a temperatura verso e mischio, e volo in sala. Mia madre e lì, rilasciata sulla poltrona, braccia a ciondoloni e gambe quasi sul pavimento, divaricate con la sua gonnellina lì come gliel'ho lasciata sollevata, sollevandola. E' bellissima, due cosce scolpite, un fisico perfetto e una eleganza senza uguali. Caccio i pensieri tentatori e mi preoccupo della sua condizione. "mamma, è pronto", ...
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