1. Avventure di uno qualsiasi - Fine dei giochi


    Data: 04/11/2018, Categorie: Anale Masturbazione Sesso di Gruppo Autore: inciu, Fonte: xHamster

    ... quindi si dormiva sotto le stelle in spiaggia o si ascoltava Elisa che godeva mentre veniva scopata.A malincuore tornammo a casa. Evelina non c’era era tornata in Puglia, il marito era morto, stava organizzando il funerale, poi doveva capire cosa fare con la casa e far trasferire la figlia in Emilia.Ora, chi mi segue già sa di Paola, quindi non andrò oltre soprattutto coi particolari e riprenderò dal punto dove avevo interrotto dove parlavo di lei. Come dicevo, io mi ero invaghito di lei, ma qualcosa mi bloccava, poi lei a dire il vero nell’ultimo periodo era diventata strana, nervosa, passava da euforia a tristezza in poco. A scuola i voti erano bassi, dove invece di solito nella sua scuola aveva buoni risultati. UN sabato pomeriggio entrai in casa mia ed erano in camera mia, la zietta, Paolo e uno che conoscevo ed era in classe con lei.Paola era sotto, si stava facendo scopare dal tipo, era tutta rossa in viso, mi vide, sorrise e mi fece la lingua, prima scherzando, poi per farmi capire che voleva succhiarmelo. La zietta era sulla sedia, aveva un vibratore in figa, se la stava menando bene, andando dentro e fuori. Stava evidentemente godendo, le sue gambe erano tese e sulla punta dei piedi, la testa reclinata in dietro, tutta nuda. Le guardai le tette avevano una polvere bianca, non capivo, ma le parole di mio padre sul stare attendo mi risuonarono in testa. Restai sulla porta, stavano godendo tutti, Paola ansimava, Zietta pure e quel coglione neanche si era accorto di me, ...
    ... come pure la zietta. Guardai sulla scrivania a lato del letto, vi era la mia tele camerina, che riprendeva Paola, la guardai anche lei aveva polvere bianca fra le tette, mi sembrava anche nel naso. Era cocaina, ne avevo la prova, quando vidi sul comodino la bustina. Feci un passo indietro anche se avrei voluto andare a scoparmela. Scesi piano, chiusi la porta sul retro e me ne andai. In cortile trovai Evelina, mi chiese dov’era Paola, guardai la casa e dissi che era a letto, quindi se ne tornò sui suoi passi e mi chiese se volevo un thè caldo, accettai. Eravamo alla finestra quando l’amico di Paola uscì dalla porta principale, ed era in evidente stato alterato, Evelina vide anche Paola che sulla porta barcollava. Quello che successe dopo, fu una scena da film, Evelina che corse dalla figlia, strafatta, in camera ancora la bustina, ma di mia zia non vi era più ombra, nemmeno della tele camerina. Vi fu una litigata, con sberle, ma andai via. Andai in casa di zietta, bussai, ma lei non apriva, sapevo dove teneva la chiave. La presi ed entrai, si era buttata sul divano, era anche lei strafatta, non si era nemmeno rivestita, era nuda, ai piedi del divano la tele camerina. Mi precipitai a prenderla, lei si mosse, ma non riusciva a coordinarsi, quindi cadde dal divano, poi cercando di trascinarsi voleva raggiungermi, urlò qualcosa ma la voce era soffocata. Io me ne andai fuori, chiusi la porta, mi misi la tele camerina nel giubbino, mi infilai il casco e andai via, verso casa mia. A ...