1. Partì per scherzo ma non lo fu più 3.


    Data: 06/11/2018, Categorie: Etero Autore: Franco018

    Giunti a casa io mi versai un digestivo che poi offrii anche a Rosina, dopo ci abbracciammo ed iniziammo a baciarci in bocca slinguando creandoci simultaneamente una scossa di piacere che ci fece vibrare come le corde di una chitarra. Proposi a Rosina di passare in camera mia e ci spogliammo completamente, sdraiandoci sul letto dove io corsi con le mani sulle sue tornite cosce, sfiorandole poi la fighina che si rivelò con un foltissimo pube che accarezzai provocandole un'uscita di abbondanti umori vaginali. Lei si mise a scorrere con la lingua sul mio torace per poi passare alla pancia e pose le labbra intorno al mio cazzo ed iniziò a farmi un bocchino. Allora mi rigirai su me stesso, trovandomi difronte alla sua fighina che leccai a fondo senza trascurare il clitoride che succhiai fino a farla godere. Con un dito le stuzzicavo il buco del culo e, con l'altra mano le carezzavo un seno. Lei cominciava a godere sborrando a fiumi e così mi spostai con la bocca avanti alla sua e la baciai con passione. Mentre lei era intenta a cercare la mia lingua con la sua, le allargai le cosce e le posi il cazzo davanti alla figa, penetrandola avanzando lentamente. Lei intuì che stavo penetrandola ma mi lasciò continuare e, quando sentì che avevo raggiunto l'imene, s'irrigidì un poco ma la baciai ancora in bocca, poi dietro le orecchie, sui lobi, e capii che stava rilassandosi ed allora spinsi dentro tutto il cazzo e lei gridò di dolore ma anche di piacere insieme. Iniziai a scoparla ...
    ... con vigore e lei godeva schizzando umori che m'infradiciavano le gambe e sul materasso si era creato un laghetto che profumava di rose. Più la scopavo e più mi eccitavo. Ce ne venimmo insieme e lei mi confermò di avere preso la pillola salvatrice, così, dopo una breve pausa, le leccai la fighina e, quando sentii che si stava di nuovo bagnando le cosce, la possedetti con impeto, cavalcandola a lungo, facendola così sborrare ed urlare di gioia. Scopammo altre due volte nella ormai inoltrata nottata e, quando lei capì che stavo sbarellando un poco, mi chiese di riprendere energie per l'indomani, poi lei si vestì ed io la accompagnai alla porta dove davanti c'era in sosta la sua auto. La baciai e rimasi ad osservarla allontanarsi dalla mia casa, poi, quando la sua auto sparì dopo una curva, rientrai in casa ed andai dritto a cambiare le lenzuola del letto ben fradice. Dormii fino a metà mattina, poi, dopo il mio primo caffè, suonò il campanello ed andai ad aprire: era un uomo che mi chiedeva di allontanare sua moglie da un altro uomo che stava cercando di scoparsela umiliando perciò il povero marito. Gli chiesi di darmi una sua foto o di accompagnarmi ad incontrare casualmente il tipo che gli insidiava la moglie. Fortunatamente la ricerca nel paesino si concluse presto perchè trovammo il tizio al bar ed io feci cenno al povero marito, di salutarmi ed andarsene da lì. Io finsi che stavo rispondendo al mio telefonino, avvicinandomi al tizio "da sistemare" e finsi di parlare con ...
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