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La povera zia
Data: 08/11/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: Paolino99, Fonte: RaccontiMilu
... capire e mi asseconda con un cenno della testa. E quindi cingendo le spalle a Federica gli sussurro di venire con me e la guido io, mentre lei si appoggia a me, verso la sua camera. Arriviamo nella sua stanza la faccio sedere sul letto e mettendomi davanti a lei in ginocchio le stringo le mani che aveva appoggiato in grembo, gli dico che quello è solo un passaggio, che adesso sua madre è in un posto molto migliore di questo, gli dico che se ci fosse qualsiasi cosa che possa farla star meglio di non esitare a chiedermelo insomma cerco di confortarla e di dargli un po' di conforto. Lei da parte sua mi guarda con i suoi occhi blu profondo, resi lucidi dai residui delle lacrime, sembra ascoltarmi ma la sua espressione del viso non sembra sentirmi. Allora come se fosse la mia ragazza, gli accarezzo i capelli, dolcemente gli sposto alcuni pochi ciuffi che le �sporcano� la fronte dirigendoli dietro le orecchie e lei, sbloccata dall'ipnosi in cui era caduta, appoggia e strofina il suo viso sul mio palmo della mano e impercettibilmente sobbalzai dalla forte eccitazione che mi prese e forse trasmisi quel minimo movimento anche a lei. Adesso sembrava essersi un po' calmata, i suoi occhi si furono un po' asciugati e il rossore sembrava un po' diminuito e intanto ci guardammo per un secondo entrambi negli occhi. Non mi ero mai accorto di quanto fosse profondo il suo sguardo, e in quel momento non avrei mai detto che dalla sua immensa profondità con cui mi guardava rischiavo di cascarci ...
... dentro. Per me era venuto il momento di alzarmi e stavo per uscire quando lei di scatto si rialzò dal letto, mi abbracciò forte al collo e mi sussurrò all'orecchio solo una parola: grazie. Cercai di rispondere grazie ma un suo bacio leggero sulle mie labbra mi fece tacere ma mi fece fremere, dapprima un brivido mi risalì lungo tutta la schiena e un altro brivido mi scosse ancor di più il mio membro facendolo ancor più pulsare dentro alle mutande ormai sempre più strette. Anche lei che col suo corpo era praticamente attaccata a me parve sentire l'ormai palese gonfiore e � se ci penso adesso mi immagino il momento come un video mandato al rallentatore � un lieve sorriso si forma sul suo viso mentre con lo sguardo si sposta dai miei occhi alla mia parta bassa, �inquadrando� la mia zona inguinale e subito dopo riporta sul mio viso i suoi occhi. Resta pochi secondi a guardarmi sorridendomi e io vengo preso da un immediato imbarazzo che mi fa letteralmente avvampare le guance con un rossore degno di un peperone; mi sento la testa pensante mille tonnellate, mi sento la fronte iniziare a grondare sudore e le mie mani trasmettere quasi un senso di bagnato sulla schiena di Federica. Se ripenso a mente lucida a quel momento, posso dire di essere stato diviso da due sensazioni: la prima di totale imbarazzo e disagio di fronte a quella situazione che dovrebbe essere tragica e triste ma che in me ha risvegliato una simile eccitazione e la seconda di desiderio di abbassare la testa e di ...