1. Saa, Irina e Mia - capitolo 12 - Collana il Dravor Vol. 3


    Data: 10/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss-99

    Koss dormiva con Saa, ma da quando Mia era rientrata Saa, spesso la notte sgusciava fuori dal suo letto e raggiungeva quello di Mia, nella sua stanza qualche porta più in là. Koss si era rassegnato a dover condividere Saa con Mia, ma non erano rari i casi in cui Saa usciva dal suo letto e qualche tempo dopo il suo posto veniva preso da Mia. - Mi vuoi? – chiese la prima volta posando un ginocchio sul letto. Era nuda ed era sempre bellissima, Koss la prese per un braccio e la tirò a sé. – Mi sei mancata, tanto. – - Devo ammettere che quasi quattro anni senza fare sesso con un uomo non sono stati piacevoli. – Non l’avrebbe domata mai, pensò Koss, ma forse era per quello che le piaceva, beh, non solo per quello, era molto intelligente, spiritosa e, cosa che non guastava, molto bella. Infine era la madre della piccola Saa. Il mostriciattolo ora, che aveva tutta la famiglia attorno, era sicura e riusciva a dormire da sola nella sua stanzetta. L’incontro tra mamma e figlia avvenne dove Koss aveva lasciato Saa e fu memorabile. Mia la prese in braccio e la baciò tutta, era l’unica da cui la piccola Saa si faceva baciare con vero piacere. Mia se la strinse al seno fondendosi con il corpicino della figlia che, a sua volta, si incollò alla mamma e non la lasciò un attimo fino a quando non ritornarono a casa. Koss la prese per i lunghi capelli e le tirò il capo indietro scoprendole gola e seno. La baciò sulla gola facendola gorgogliare e poi la morse sul seno. Mia gemette e si inarcò ...
    ... offrendosi ai baci dell’amante, si piegò immediatamente al suo volere, il suo corpo lo desiderava tanto. – Fottimi, ti prego, mi sei mancato anche tu… tanto. – Koss pensò che quei dieci minuti in cui lui aveva potere su di lei, una volta tanto, potevano durare anche trenta o sessanta minuti e decise di farla impazzire. La leccò dalle lunghe sopracciglia alle unghie dei piedi, davanti e di dietro. Mia mugolava felice ed allo stesso tempo smaniava, lo voleva dentro, perché si attardava a fotterla? Poi lui la leccò sulla e dentro la fica, le lappò il clitoride e la fece impazzire. - Basta, fottimi, ti prego. – Lui risalì e le leccò ancora il seno, le succhiò i capezzoli, Mia si dibatteva, lo voleva dentro. E lui la baciò sulla bocca. Mia si fece succhiare la lingua e poi lo morse sulle labbra. - Fottimi! – - Scomparirai un’altra volta? – - Mai, sono tua per sempre, ma fottimi. E lui penetrò dentro di lei. Saa era una brava organizzatrice, lo era anche Marea, ma nessuna delle due aveva le capacità politiche ed amministrative di Mia. Mia sentiva gli umori, le paure, le ansie e le speranze del popolo, sapeva cosa dire e fare in ogni occasione ed al contrario dello stesso Koss che si muoveva con pragmatismo, Mia aveva un progetto per quella società di diseredati. Fu lei che, senza neanche che gli altri se ne accorgessero, prese le redini in mano e iniziò a trasformare quel popolo di derelitti, fuggiaschi e uomini rudi in una comunità e quel territorio in una nazione. Aiutata da Saa e da ...
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