Fiaba estiva immorale. Il Principe e la Regina arrivano (finalmente!) al palazzo della Principessa!
Data: 12/11/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Tibet
... permanentemente duro. Eretto, enorme. Duro da fargli male, una vera mazza di ferro! Una cosa incredibile! Enormi vene in rilevo, la cappella grossa e paonazza, tesa e lucida. Le suore lo avevano poi legato ad una croce stesa a terra, braccia allargate e gambe unite e a turno gli si erano stese sopra. Una lo scopava di fica o di culo, un'altra gli si metteva seduta sulla faccia, altre ancora si strofinavano sulle sue braccia e sulle cosce. Finito di scoparlo avevano preso a frustarlo con rami di rovo spinoso. Come arpie impazzite urlavano che doveva essere anche lui un martire, un martire che alla fine del suo supplizio sarebbe salito senza soste diritto in paradiso! E doveva guardarle infoiate mentre si scopavano uno dopo l'altro i grossi pioli del Golgota. Quelle che attendevano di iniziare prendevano sempre più confidenza con il suo di piolo. Lo facevano sborrare e sborrare! Alla fine gli sembrava che gli si svuotasse il cervello! Che il cervello si fosse trasformato in una pappa liquida che gli usciva sotto forma di sborra! L'avevano poi costretto a percorrere il Calvario! Lo avevano preso in diverse e tenendolo bene avevano iniziato a metterlo a cavalcioni sul palo, lui... appena aveva sentito il primo duro arnese che spingeva per entrare nel suo culo stretto e rattrappito dalla paura con le suore accese da santa libidine che lo spingevano aveva urlato e urlato ma senza risultato. Le sante donne infervorate dal sacro spirito religioso non cedevano e lo facevano passare ...
... da un palo al successivo senza sosta. Alla settima od ottava stazione Dago si sentiva il culo aperto, sfasciato e come anestetizzato, e qui... approfittando di un attimo di disattenzione delle future sante, si era liberato ed era fuggito nudo dal convento, inseguito dalle monache. Si era messo le gambe in spalla e le aveva seminate. Aveva preso i vestiti ad uno spaventapasseri e aveva raggiunto il suo Signore e padrone. Finalmente si sentiva al sicuro. Certo che dell'uomo che era prima del fatto non è rimasto nulla. Ora ha paura solo a sentirla nominare la fica. Dovete anche sapere... cari lettori, che con lui scappò dal convento delle monache anche un poderoso cane nero che faceva la guardia nel cortile, probabilmente stanco anch'esso delle continue sevizie sessuali delle religiose, approfittò dell'accaduto per prendere il largo. Da allora fa parte del corteo, non si allontana mai più di un passo da Dago, è la sua ombra. Ecco come il piccolo gruppo del Principe giunse a palazzo. Chiesero di essere ricevuti da Sua Grazia la Principessa ma prima il Principe ottenne di potersi sistemare, voleva figurare al meglio. E la Regina? Anche lei giunge a palazzo nella stessa giornata. Anche lei molto provata dal viaggio. L'unica cosa che ambisce ora è un bagno caldo e profumato, cosa che le viene approntata subito. Vuole goderselo con il suo pupillo, il ragazzo che ha preso con se durante il lungo viaggio, proprio quello che ha ceduto per una sola volta al robusto cazzo dell'abate in ...