1. IL TRIBUTO


    Data: 15/11/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... inesorabile e deciso. Mentre mi svergognava, mi colpiva e natiche, facendomele bruciare ... ero sicura che ormai dovevano essere rosse, segnate dai suoi colpi. Ero china sulla scrivania, a fianco al PC, non vedevo niente, sentivo solo male e prendevo colpi di cazzo ... Lui adesso mi tirava sul pene servendosi delle mie mutandine, come fossero il morso di una cavalla domata. Anche se era arrabbiato con me, aveva un cazzo molto duro. Intanto che masticava parolacce, scorreva anche le altre foto e, quando ne trovava, si guardava i filmati di altri �tributi�: - Ecco diceva, non sei la sola zoccola ... anche altre si fanno sborrare sulle foto! � Ormai il ritmo lo aveva preso e si era infoiato ... ora sapevo come sarebbe finita, ma non potevo ribellarmi, sperai fino all� ultimo che venisse al più presto, ma non fu così. Sul più bello, infatti, estrasse il pene dalla mia fessura. - Adesso, apri quel culo da troia, devo sborrare! � Cercai di forzare a mia natura e di vincere le mie paure ... volevo ribellarmi, almeno quella volta ... impossibile, non feci altro che dire: - Va bene ... quando vuoi, sono pronta! � Gerry come al solito si mise comodo dietro di me e si dedicò a una brave masturbazione, in pochi minuti era infoiato al punto giusto ... Si segava talmente vicino al mio culo, che sentivo l�aria muoversi per le vibrazioni ... capitava spesso che la sua capocchia gonfia, mi schiaffeggiasse l� ano dilatato. Io, infatti, mi tenevo le chiappe aperte, tirando, con le dita il più ...
    ... vicino possibile all� orifizio anale. Speravo sempre di aprimi tanto da farci passare dentro il cazzo senza ostacoli ... Ma ancora una volta non fu così. La penetrazione mi sorprese, spezzandomi il respiro ... emisi l� aria dalla bocca, come se la pompa del suo cazzo facesse da stantuffo. Entrava come un treno in una galleria troppo stretta ... entrava, sfondava, mi faceva tanto male. Lui senza alcuna pietà, dopo l� affondo, lo estrasse completamente, per poi subito infilarmelo tutto. - Porta il conto, zoccola, ti rompo il culo in dieci colpi, capito? � Con voce rotta risposi � Si, va bene. � - Contale e ringraziami, schiava di merda ... troia! � - Si padrone mio, grazie ... adesso le conto, va bene! � dissi sottomessa e sempre più arrapata, nonostante il dolore lancinante provocato dall� inculata senza lubrificazione. - Dai presto, puttana ... che ho fretta di sborrare! - - Si, eccomi pronta, inculami pure ... e ... e ... Una! � dissi quando lui con prontezza si tuffò nel mio sfintere. Aspettai docile e addolorata il resto delle inculate. - Lascia quelle chiappe e stringi il culo, troia, sei tutta sfondata, non vedi? Chiudi! � rantolava arrapatissimo � Hai il culo di una vacca ... dai, continua a contare! � Lo feci. Abbandonando la testa sui gomiti. Ero tutta un dolore e tutta eccitata, non potevo sottrarmi e lui lo sapeva. - Va bene, padrone, ho stretto il sedere, colpiscimi ancora .... e ... e: Due! � E mentre cercavo di dirlo, ancora una volta persi fiato per la spinta di ...