1. Lettera non spedita come pensata durante l'ultima volta che ci siamo visti


    Data: 16/11/2018, Categorie: Sensazioni Autore: berglieber, Fonte: RaccontiMilu

    Mia Cara,nulla sembra essere diverso anche se i due componenti delle nostre rispettive coppie ci hanno lasciati momentaneamente soli. Però mentre tu parli, al solito, della tua famiglia, discorsi leggeri che sorvolano su sentimenti e dettagli, io, per la prima volta, vado oltre la simpatia che c�è da tempo fra noi. Non ho bisogno di guardarti, so che sotto la tua camicia di lino bianco della taglia giusta per non tendersi suoi tuoi ampi seni e abbottonata quanto basta per impedire allo sguardo di inabissarsi nell�incavo scuro tra essi, s�intravede eccezionalmente il nero del bustino che li contiene. Chissà se le mutandine che fasciano i tuoi fianchi sodi e robusti che ondeggiano al passo con la simmetrica armonia d�una marciatrice al rallenty sono pure esse nere, chissà se la pelle attorno al tuo ombelico è abbronzata al pari delle tue braccia e delle tue gambe sottili e tornite scoperte da sotto il ginocchio.Tu e tuo marito dormite in camere separate perché, dite, lui disturba il tuo sonno russando. Penso alla malinconia del risveglio soli in un letto, Non voglio perdermi ad indagare su condizionamenti di cause ed effetti, ma questo è coerente su quanto pare tu affermi, cioè di godere della pace dei sensi. Io non ho tale virtù e quando mi appoggi con un gesto usuale le tua mano curatissima e bella, piena di un�alta carica erotica per me, io, più che per un�altra donna, devo reprimere un brivido al suo contatto fresco e morbido. Voglio credere, sebbene non ne abbia le ...
    ... prove, che il risveglio del desiderio sensuale è,sempre possibile. Voglio crederlo perché la mia speranza non si trasformi in sciocca ed inutile allucinazione mentre cerco argomenti per indurre la tua mano a stringere la mia coscia e poi spostarsi e, come un san Tommaso, trovare toccando conferma alle mie parole. Voglio che questo avvenga prima che le nostre dita si tocchino nello slacciare i bottoni della tua camicia maschileggiante, prima che tu mi offra la tua abbondanza libera dalla sua corazza per appoggiarci il capo, per tormentare i tuoi capezzoli, leccarli succhiarli fino a farli diventare due obelischi eretti su due colline gemelle. Ed ancora scendere a scoprire il colore delle tue mutandine, i segni non ancora cancellati dell�abbronzatura estiva, immergermi infine nel tuo monte di Venere. Non è che l�ipotesi di un preambolo al successivo evolversi dei fatti più entusiasmante quanto più imprevisto. Suppongo che mai ti farò cenno di queste mie fantasie sebbene non abbia nulla in fondo da perdere. Interrompere la nostra saltuaria frequentazione sarebbe semplicemente un impegno in meno che in qualche modo interrompe il trascorrere delle mie ore solitarie. Lo ammetto, ne son tentato perché non è detto che le imprese impossibili non abbiano successo, perché sono curioso di vedere se per l�ennesima volta, giunto il momento di agire, venga scambiato per rifiuto ciò che in me è invece un raccogliere le energie prima di spiccare il balzo. In fondo sarebbe anche un modo per farti ...
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