1. Il filo di L - Questo è amore


    Data: 18/11/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    Ci sono rapporti che sono costruiti su finzione. Altri che sono costruiti su solide fondamenta. E altri ancora che vengono costruiti inconsapevolmente. — - NICOLA - — Da quel giorno della scopata violenta sul divano, lui e Giulia hanno copulato praticamente ogni pomeriggio. È come una droga, quella ragazza. Si presenta a casa sua e non si salutano neanche. Si spogliano a vicenda per poi fare sesso in ogni angolo del suo appartamento, anche quando è presente il coinquilino di Nicola. Hanno battezzato praticamente tutto: il divano (ormai quasi sfondato), il tavolo su cui Nicola studia, il bancone della piccola cucina, la doccia, il letto, il pavimento, il letto del coinquilino. Nicola è completamente drogato di lei. Ed è su questo che sta riflettendo adesso, mentre cerca di concentrarsi su un programma televisivo preso a caso. Non riesce a schiodarsela dalla testa. Con lei sente che il cazzo gli esplode ogni volta che la guarda. Ha un modo di accoglierlo dentro di sé... Sembra che Madre Natura l’abbia plasmata apposta per questo. Il suo ventre è stato creato per il suo pene. Lui entra in lei e si sente...mah non lo sa neanche lui come si sente. Le sensazioni sono così tante e così intense che è difficile spiegarle. La sensazione di calore, umido, morbido. La sua virilità viene coccolata alla perfezione. E poi quei seni. Così carnosi, morbidi, golosi. Gli ci vuole poco per infilare una mano nell’elastico dei pantaloncini ed estrarre il membro duro come la pietra. Nicola, si ...
    ... ritrova così: sul divano di casa, le gambe leggermente divaricate, la testa reclinata all’indietro, le palpebre abbassate e un’erezione dirompente nella mano destra. Copre e scopre il glande, facendo un lento su e giù. La bocca è semichiusa. Cosa non darebbe per avere uno dei suoi capezzoli in bocca. Ogni volta che lei glieli offre, si sente come un nobile romano a cui viene offerta l’uva. Oppure le labbra del suo dolce fiore. È un misto di sapori: un po’ di aspro, un po’ di salato, un po’ di dolce. Gli sembra di ubriacarsi ogni volta che poggia la lingua sulla sua intimità, su quelle labbra morbide, su quel bottoncino duro e da solleticare. È come bere il più squisito dei vini. E mentre fa su e giù con la mano lungo l’asta pulsante, immagina che venga avvolto da quell’abbraccio umido e caldo della sua vagina. La smorfia di piacere che le disegna il volto. I sospiri, gemiti e mugolii che esplodono nel suo petto. Le pupille dilatate, quasi fosse sotto l’effetto di qualche droga. Quella luce negli occhi. Nicola produce un rantolo improvviso. Ha di colpo il fiatone e tutti i muscoli del corpo tirano. Si guarda in basso e si rende conto di essere venuto. La sua mano, il suo addome e il suo scroto sono imbrattati di sperma, che continua a eruttare lentamente dal meato urinario. E in questo momento di puro rilassamento, a Nicola viene in mente che cosa adora ancora di più di Giulia: il dopo. Quando stanchi e sudati si accasciano abbracciati, si guardano intensamente negli occhi e ...
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