Applausi e luci
Data: 18/11/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... nostre più evidenti diversità. Adesso però è totalmente dissonante e pure alquanto diverso: quelle differenze le conosciamo bene, perché la curiosità e l�interesse è sapientemente sostituito dalla compostezza e dal pudore, giacché si sa, tenuto conto che non si fanno vedere certe cose ai maschi, in quanto glielo hanno inculcato e insegnato durante la pubertà, dopo che tutti vagamente ci hanno accarezzato, guardato e baciato, con il pretesto e con la tipica scusante che sei una bella figliola. Lui scosta le mutandine con un dito, delicatamente, la sua lingua mi esplora facendomi sussultare, io gli afferro i capelli, arrossisco e mi vergogno, perché mi sembra d�avvertire colarmi giù qualcosa, dopo sbircio un secondo là di sotto e vedo quei due individui che si baciano, allora lo tiro prontamente su e m�appiccico subito alla sua bocca.Questo non è il mio primo bacio, eppure ci rimango malissimo quando m�infila la sua lingua dentro la bocca e la gira, io mi scosto, lui m�insegue riprendendomi di nuovo in quell�atto che mi sembra così intimo, però francamente un poco sgradito e spiacevole. Mentre mi bacia sento che con la mano si sfila i pantaloni e appoggia il suo cazzo dritto e duro come una carota appena raccolta addosso alla mia pelosissima e odorosa fica, lei è già tutta umida come mai l�avevo vista prima, io ho un convulso e irrefrenabile istinto, giacché è come se mi spingesse da dietro per poterlo prendere, però la ragione inespressa e i ...
... timori latenti lo rimettono indietro appena la sua testa inizia a infilarsi. Maurizio a quel punto ci rimane male e mi chiede il perché, però non insiste visto che riprende a baciarmi con foga, questa volta quei capezzoli sono divenuti duri come due chiodi, dopo mi gira, mi strizza i seni e di nuovo spinge il suo cazzo contro di me, anzi, questa volta in mezzo alle natiche. Per un attimo lo lascio fare, perché la voglia di farmi penetrare con quel cazzo è tanta, però al primo colpo e al conseguente dolore io mi ritraggo, dal momento che mi scappa persino un lamento. Io mi riassesto aggiustandomi in tutta fretta per la vergogna, Maurizio continua a guardarmi come un avvoltoio su d�una carcassa, che ancora si muove aspettando il momento buono mentre tiene ancora il cazzo tra le mani. Io m�accerto che la porta sia ben chiusa e quanto tempo ancora durerà quella sinfonia, ancora venti minuti, dunque m�avvicino a lui seduto sulla sedia m�inginocchio e dopo averlo guardato negli occhi appoggio la mia mano sulla sua. Lentamente allargo le sue dita avvolte attorno a quel bellissimo gioco, in quanto m�accorgo di non aver ancora affrontato né superato l�invidia del pene, tolgo la sua mano e l�appoggio sulla mia testa, in seguito l�invito a spingermi verso il membro, lui non si fa invitare più volte e me lo infila completamente in bocca.Questa volta sono io che uso la lingua e come la coda mozzata d�una lucertola la dimeno scuotendola sulla sua cappella e appresso intorno a quel ...