1. Il sergente mulatto


    Data: 20/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: oldhotguy99, Fonte: Annunci69

    Ero da poco militare a Roma, e stavo in una casermetta sotto l'abitazione di quattro marecialli.
    
    Quattro degli otto soldati dormivamo in una stanza sottostante le abitazioni, e gli altri quattro, con i sergenti, tranne quello di turno, la sera tornavano alla Cecchignola.
    
    I gabinetti alla turca annessi alla stanza venivano usati di giorno da tutti.
    
    Una sera estiva in cui due soldati che dormivano lì erano in licenza e l'altro con cui mi alternavo era di guardia fino a mezzanotte, rientrai dalla libera uscita e prima di coricarmi passai nei bagni; mi accorsi che in terra c'era una rivista piena di foto. Guardai meglio e notai che si trattava di uomini nudi che si davano un gran daffare tra di loro. Era la prima rivista gay che vedevo in vita mia e ne rimasi piacevolmente turbato.
    
    Le foto erano accompagnate da brevi racconti ed alcune pagine erano strappate; sicuramente erano state usate come carta igienica.
    
    Cercai di immaginare chi potesse avere portato quel giornale, ma nel frattempo non potei evitare di farmi una sega, provando il desiderio di prendere in mano uno di quei cazzi.
    
    Per un paio di giorni la rivista rimase nelle latrine, sempre con meno pagine, ed io comtinuavo a farmi seghe immaginando rapporti sessuali passivi con quegli uomini. Staccai pure due pagine in cui c'era un mulatto che inculava un giovane bianco e le conservai.
    
    La quarta sera, mentre stavo per addormentarmi entrò il sergente di turno, quello mulatto, ma io feci finta di ...
    ... dormire. Entrò nelle latrine, ma subito uscì lamentandosi che le pagine del giornale che aveva lasciato erano già finite.
    
    Mi chiamò, ed io feci finta di svegliarmi, e mi chiese se avevo carta igienica.
    
    Quando aprii lo zaino caddero fuori le pagine del giornale, e lui le raccolse velocemente, le guardò e, vedendo le foto del mulatto che inchiappettava il bianco mi guardò e sorrise.
    
    "Vedo che ti piace la pelle nera" mi disse, e aggiunse "dammi la carta igienica e queste foto ce le guardiamo insieme dopo".
    
    Attesi con ansia che ritornasse, pensando con piacere che saremmo potuti restare soli fino a mezzanotte.
    
    Appena tornò si sedette attaccato a me sulla mia branda, e cominciammo a guardare le foto. Eravamo tutti e due eccitati, col braccio mi cinse la vita e mi tirò a se. Mi disse che avrebbe voluto incularmi come facevano nelle foto. Gli risposi che avevo sognato il mulatto delle foto per tre giorni.
    
    Allora si alzò e si tolse i pantaloni. Aveva un bel cazzo, lungo e duro, meglio di quello della foto. Mi fece mettere nudo e mi fece inginocchiare davanti a lui. Mi prese la testa con le mani e la guidò verso il suo cazzo. Come una troia esperta aprii la bocca e cominciai a leccarlo.
    
    Era buonissimo e me lo ficcò in fondo alla gola. Nel frattempo, con le dita bagnate di saliva, mi accarezzava il buco dl culo, e poi le infilava dentro. Sentii il suo czzo vibrare e lo tirò fuori. "Ti voglio spaccare il culo" mi disse.
    
    Mi fece appoggiare alla pecorina al tavolo della ...
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