1. Il mio pene perfetto


    Data: 20/11/2018, Categorie: Etero Autore: lady primula, Fonte: RaccontiMilu

    Bip-bip. Guardo il telefono e mi è arrivato un sms. �107 13 Cenerentola�. Potrebbe sembrare incomprensibile, ma riesco perfettamente a decifrarlo. Stanza 107 del solito albergo, ore 13 e Cenerentola è il nome da dare alla reception. Mi ha avvisato tardi, ma per avere il suo perfetto pene vale la pena una corsa in taxi. Controllo l�abbigliamento, anche se non resistiamo cinque minuti vestiti, voglio presentarmi bene. Tailleur classico, top di pizzo e autoreggenti; meno male che ho scelto quelle stamattina! Con sua moglie, nonostante il matrimonio frettoloso, le cose vanno bene. Ci incontravamo già da prima del loro fidanzamento, ma tra di noi l�intesa a letto, e su altre superfici, è fantastica e abbiamo deciso di non smettere di vederci. Chiamo la compagnia di taxi e fisso l�appuntamento. Arrivata l�ora, spengo il portatile e chiudo l�ufficio. �Ciao a tutti, vado in pausa pranzo fuori per lavoro� saluto i miei colleghi pensando che in realtà digiunerò. Di cibo vero almeno. Il taxi impiega un po� più del previsto causa traffico ma è un ritardo accettabile. Sono le 13:07 e sto bussando alla porta della stanza. Apre la porta e quel lento movimento già mi proietta nel piacere futuro. Mi mordo il labbro inferiore cercando di minimizzare il rossore che è salito dal bassoventre fino alle guance. Mi tende un bicchiere di whisky e ghiaccio ed entro dandogli un bacio sulla guancia. Ci sediamo sul divanetto, tolgo le scarpe e appoggio i piedi sulle sue cosce, molto vicino alla zona ...
    ... calda. Chiacchieriamo e ridiamo, finisco di bere il mio drink e recupero un cubetto di ghiaccio, lo bacio, succhiando l�esterno già sciolto e poi lo porto al mento, lo faccio scivolare sul collo per poi dirigermi verso la scollatura il tutto sostenendo il suo sguardo. La tensione è alle stelle. Con la coda dell�occhio vedo il tessuto dei pantaloni tirare evidenziando che il giochetto ha funzionato. Sposto i piedi sul suo pene e comincio un massaggio lento e sensuale.Non ce la fa più. Con un rapido movimento mi stende e si sdraia su di me, ho la sua lingua e le sue labbra sul collo, sale sulla mandibola, mi bacia gli zigomi e finalmente si impossessa della mia bocca. Le nostre lingue combattono, si arrendono, ruotano; è un bacio che rivendica l�eccitazione latente di queste settimane che non ci siamo visti. La sua mano mi accarezza il fianco fino ad arrivare all�orlo della gonna, si insinua sotto di essa, sfiora le calze e ritorna verso l�alto incontrando i centimetri di pelle non coperti dalle autoreggenti. Ha fretta, arriva subito al mio perizoma già zuppo dei miei umori, lo scosta e comincia a giocare con i miei riccioli, fa scorrere le dita tra le grandi labbra e mi penetra con due dita mentre con il pollice spinge il clitoride. Ho una prima scarica di piacere mentre lui continua a penetrarmi con le dita e giocare con il clitoride tanto che mi fa staccare dalle sue labbra e mugolo soddisfatta. Si sfila dal caldo nido e si lecca le dita che sanno di me. Si alza e mi fa alzare. ...
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