1. Tempesta ormonale di mezza estate – ep. 3


    Data: 21/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giorgio_2013, Fonte: Annunci69

    Il viaggio fino al mio “posto segreto”. Non ho corso come un disperato ma il viaggio è stato breve per la voglia che avevamo. Per tutto il viaggio Natalia se ne stava comodamente seduta, che dico seduta, sbragata sul sedile del passeggero.
    
    Arriviamo al mio “posto segreto”. Mentre parcheggio l’auto, Natalia ha già slacciato la cintura di sicurezza.
    
    - Andiamo dietro?
    
    chiede impaziente.
    
    Con un cenno del capo le dico di si. Lei aspetta che parcheggio e spengo l’auto.
    
    - Allora io vado dietro.
    
    Detto questo si alza e passa dietro. Nell’operazione trovandomi il suo culo all’altezza del viso, le alzo la minigonna per ammirarglielo.
    
    Era stupenda la vista. L’elastico di una parte delle mutandine si era infilato nella chiappa scoprendola quasi tutta. Ma, ancora più stupendo, era l’odore pungente della sua fica vogliosa, di cui vedevo i peli sporgere dalle mutandine in modo disordinato.
    
    - Daiiiiiiiiii... lascia stare.... – squittisce Natalia
    
    Sento prepotente l’erezione risalire lungo l’asta del membro già inturgidito dal solo pensiero di averla. Sento il mio cazzo diventare di pietra.
    
    Ritto e gonfio del piacere che da lì a poco ne avrebbe goduto.
    
    Lei si butta sul sedile dietro e ora tocca a me scavalcare e raggiungerla.
    
    Appena fatto ci precipitiamo a baciarci e a limonare. Le mie mani vanno sulle sue spalle per abbassarle le spalline della canotta fino a metà braccia, al resto ci pensa lei. Poi lei mi afferra il cazzo da sopra i pantaloni e lo ...
    ... strofina in una convulsa sega.
    
    Lascio la presa della sua bocca e mi fiondò a succhiare i suoi seni (una terza di misura), mentre la mia mano s’infila sotto la sua mini.
    
    La mia mano scivola dal ginocchio in su lungo la sua coscia. La guardo in viso e, ad un suo sorriso, come di esplicito assenso, ritorno giù e poi su, beandomi della morbidezza delle sue cosce. Le carezzai a lungo l’interno coscia.
    
    A questa mossa corrispose l’allargamento delle cosce da parte di Natalia. Ora so che sarà mia.
    
    Risalii con la mano verso l’unione delle cosce, solleticando la deliziosa concavità fino a toccare lo slip. Natalia ebbe un brivido e allargò ancora con un movimento invitante le cosce portando avanti contemporaneamente il bacino. La mia bocca divorava i suoi capezzoli tra i suoi sospiri di assenso e godimento.
    
    Accarezzai la sua figa da sopra lo slip e risalii ancora verso il rigonfiamento del monte di venere, sul quale poggiai una mano a palmo aperto, massaggiandolo voluttuosamente.
    
    Lei rispose con una serie di sospiri che riempirono l’auto.
    
    Il desiderio ora mi chiedeva di toccare la morbidezza della sua pelle nuda e del suo pelo. Così, tenendo la mano sotto la minigonna, iniziai ad accarezzare lungo l’elastico della mutandina. Ne seguii i bordi anche sulle anche fino a retro, fino a toccarle il culo che era, come pensavo ed immaginavo, sodo e pieno. A quel punto volevo afferrarle le mutandine e fargliele scivolare in basso fino alle sue ginocchia. Ma mi trattenni ...
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