Il secondo marito
Data: 22/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Tibet
-Mi sposeresti...? -Si... tu si... -Bugiardo! Lo dici perché sai che non è possibile, io conosco la tua idiosincrasia per i legami e poi sono già sposata e ti va da dio così! -Ti sposo... -E l'anello? Lui trova qualcosa guardandosi in giro, un anello da tende in ottone che sta sul tavolo per una ragione misteriosa. Lo prende e con una certa cerimoniosità glielo infila al dito, vicino a quello esistente. -Con questo anello... io ti sposo... -Starai con me nella buona e cattiva sorte? Lui incrocia le dita in un gesto scaramantico... -Fino a che morte non ci separi! -Che allegro... eh? Brindiamo... cerca dello champagne... Trova una bottiglia di vino rosso dimenticata in quella casa in riva al mare in chissà quale lontana occasione... -E... il pranzo di nozze? -Vediamo... ho portato patatine e poi ci sono io... E mostra cosa intende nel caso lui, distratto dall'operazione di apertura del vino, non lo capisse e apre con determinazione le gambe... -Bicchieri ne abbiamo nella nostra reggia, mia regina? -Uhhh... metti un post-it sulla porta del frigo... prima spedizione all'Ikea ne facciamo provvista... -All'Ikea? Metti già duramente a prova il nostro matrimonio, mia cara... neanche con le manette ai polsi ci vengo... -Cattivo lupacchiotto... siamo in luna di miele... fai contenta la tua sposina... hai aperto il vino? Ora ti mostro come puoi berlo senza bicchieri... Unisce fortemente le cosce e nell'incavo formatosi lascia scorrere il vino... -Bevimi... poi... -Come è il vino? ...
... -Uhmm... insomma... sa di figa... -Non fare il difficile... bevi e poi mangiami... La costringe a gambe larghe e le fa piegare le ginocchia in modo da premerle le cosce sul petto. La tiene così con le mani, larga, aperta e prende a leccarla. Con la lingua, interamente fuori dalla bocca, inizia a passare con pesanti lappate, partendo fra le natiche, proprio dal fiore scuro e passando sul tratto perineo, per premere sul solco lucido di umori e finisce sul pube. Qui morde sapendo quanto lei ne goda. Torna giù, strofinando il suo viso leggermente irsuto dalla barba di due giorni sapendo quando lei goda della carezza dolorosa. E ricomincia, ora con la variante di premere fortemente sul clitoride che è diventato turgido e sporge dal suo cappuccio desideroso di attenzioni. Il passaggio insistente sul clitoride, fatto con la punta della lingua in un movimento continuo, la fa fremere. Si inarca mostrando quanto lo gradisce. Ha portato le braccia sopra la testa unendo le mani e così esposta, offerta... chiede di godere. Vuole sentire esplodere quel particolare orgasmo che lui sa darle. Lo sente partire dalla nuca, da appena sotto i capelli e precipitare lungo la sua schiena, sente caldo e freddo... fremiti, sussulti e finalmente l'orgasmo arriva! Arriva proprio al clitoride mentre questo è sotto tortura! Si sente portare sull'onda del piacere! Sempre più in su... più in su! Per poi scendere come una piuma portata dal vento. Si sente posare su un tappeto di fiori mentre il suo ansimare ...