Dolce e perversa
Data: 23/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita
... andare fino in fondo”, “in fondo a cosa? Cosa intendi dire?”, dissi io. “In fondo a questa storia, dobbiamo bere l'intero calice, non possiamo più tornare indietro e non voglio più fermarmi. Voglio che mia moglie viva la sua esperienza, lei ha già deciso, anche se non lo ha ancora detto e anch'io ho deciso. Tanto vale arrivare dove vogliamo arrivare tutti”. Intervenni dicendo a Gianni che era ubriaco e non capiva quello che diceva. “Non sono ubriaco – rispose – non abbastanza da non capire lo sguardo negli occhi di mia moglie e di tua moglie, che non si sono mai sentite così sexy, così donne, così vogliose di trasgredire come adesso, e non sono ubriaco abbastanza da non aver visto lo sguardo sconvolto ed eccitato che avevi quando quel nero accarezzava la schiena di tua moglie. Avresti dovuto vederti, Luca, se ti fossi visto in uno specchio, non penseresti che io sono ubriaco”. Ci guardammo tutti negli occhi, uomini e donne, Gianni aveva ragione, aveva dannatamente ragione. Alessia si alzò in piedi e baciò appassionatamente suo marito, che le disse “Voglio che tu lo faccia”. Laura si avvicinò a me, mi guardava con un sorriso dolce e le dissi “Anche io voglio che tu lo faccia, ma solo se siamo sicuri che la cosa non abbia conseguenze.” “Non le avrà, ti amo ancora di più, amore mio.”Andammo a dormire, l'indomani mattina a colazione pianificammo tutta la faccenda, le ragazze sarebbero andate al mare, cercando di farsi notare dai due ragazzi della sera prima, e li avrebbero ...
... invitati a passare nel primo pomeriggio. Io e Gianni saremmo usciti dal villaggio subito dopo pranzo e ci saremmo appostati sul promontorio, muniti di binocoli, nell'unico punto in cui era visibile il terrazzo sul retro del bungalow, luogo che era nascosto alla vista di qualunque altra parte del villaggio, e quindi ideale per il nostro scopo.Avremmo visto tutto molto bene, ed eravamo pronti ad intervenire se qualcosa fosse andata male. Come previsto le ragazze in spiaggia, essendo da sole, vennero avvicinate dai due della sera prima. Fu Laura a lanciare l'amo “pomeriggio siamo da sole al bungalow 24, perché non venite dopo le 16,00 a farci compagnia?” Ovviamente i ragazzi (Paolo, romano, e Pierre, figlio di genitori senegalesi, ma nato e vissuto in Italia) non si fecero pregare. E si salutarono con un bacio sulla guancia.Pranzammo tranquillamente, parlando di tutt'altro, eravamo tutti entrati nella parte e recitavamo per frenare la trance erotica che sentivamo ribollire dentro di noi.Dopo il caffè, alle 15 circa, io e Gianni prendemmo gli zaini e ci incamminammo verso il posto appartato che Gianni aveva notato qualche giorno prima. “Ci vediamo stasera” dissi a mia moglie, come se fosse un pomeriggio normale della nostra vita.Alle 16, puntuali, i due ragazzi si presentarono, dalla nostra postazione osservavamo tutto, si sedettero nel retro del bungalow, e si versarono da bere, chiacchierando. Capimmo che le cose stavano cambiando quando Laura si sedette sulle ginocchia di Pierre e ...