Dolce e perversa
Data: 23/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita
... causa di forza maggiore che le aveva impedito di scambiare baci, abbracci e ringraziamenti a tutti coloro che avevano partecipato. Indossò un bell'abito marrone elegante ma comodo, e iniziò il loro viaggio di nozze... finalmente tutto era finito.Anche dopo il loro matrimonio i furti continuarono, finchè un infausto giorno si trasformarono da ladri ad assassini; la proprietaria era in casa mentre loro due arraffavano con ingordigia denaro e ori, se la trovarono davanti urlante prima di poter fare qualche passo verso l'uscita... ma urlò per poco, perchè le mani di Tony si strinsero attorno al suo collo fino a strangolarla, ponendo fine al pericolo di essere scoperti da qualche vicino richiamato dagli strepiti.Il sospetto che lui la tradisse, Cecilia lo aveva da un po', ma non era mai riuscita a trovare delle prove, alla fine però ci riuscì e scoprì anche chi fosse la sua rivale... la scoperta portò anche lei a tradire il marito, e il rapporto da allora in poi restò sempre in bilico tra il finire e il continuare all'insegna però di varie relazioni extra-coniugali parallele oppure di incontri fugaci non appena si presentava l'occasione, giusto allo scopo di ripagare l'altro con la stessa moneta.Con Raul continuò sullo stesso piano, capitava che si sfiorassero come la prima volta. Lui era medico, e Cecilia si recò da lui per una visita di controllo; seduti alla scrivania uno di fronte all'altra, chinarono le teste fino a sfiorarsi a vicenda i capelli e poi ancora un po' di più ...
... fino ad appoggiare le fronti una all'altra.La volta successiva lei lo chiamò per una visita a domicilio per qualche linea di febbre mentre in casa c'era anche il marito, e nuovamente ebbero l'occasione di sfiorarsi le dita per poi arrivare a intrecciarle strettamente fra loro.Dopo secoli, Cecilia incontrò per caso una sua vecchia amica-nemica di nome Anna, una ricercatrice universitaria che le chiese di accompagnarla in facoltà per avere modo di scambiare ancora qualche confidenza, e una volta giunte a destinazione si avvicinò a loro un uomo elegante e affascinante, un docente che dopo qualche frase con la collega Anna si allontanò. Cecilia ne rimase stregata, e mentre la sua amica svolgeva le sue occupazioni, lei si mise a curiosare qua e là per corridoi e aule, finchè lo rivide attraverso una porta a vetri mentre seduto in cattedra parlava in modo toccante e originale e intelligente degli argomenti della sua lezione, con le gambe accavallate, valorizzato dal suo completo grigio. Si guardarono attraverso il vetro e a lei vennero gli occhi lucidi dalla commozione provocata da questo incontro, da questa immagine, da questa voce, da questi contenuti. Si sedette per un po' fuori dall'aula per normalizzare le emozioni, e poi ricomposta, andò a cercare Anna per tornare a casa. Chiese all'amica come avrebbe potuto incontrare nuovamente quell'uomo e lei, dopo averle rivelato il nome, le consigliò di recarsi con qualche scusa presso il suo ufficio in dipartimento dove lo avrebbe ...