Dolce e perversa
Data: 23/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita
... che in fondo poteva divertirsi ancora di più, accettò, ma a patto che lei gli mettesse il preservativo tenendolo sulle labbra.Chiara non aveva ben chiaro cosa volesse dire ma si stupì che non fosse nulla di particolarmente difficile. Teneva il preservativo tra le labbra, il preside le avrebbe infilato il cazzo nuovamente in bocca e sarebbe entrato nel preservativo. In fondo glielo aveva appena succhiato, poteva essere peggio?Capri si sedette sulla sedia e attese che la maestrina buttasse la sua bocca dorata sul suo cazzo. La ammirò mentre con le narici sentiva l’odore dello sperma di cui era impregnato il suo cazzo, e sentì come con la lingua cercasse di aggiustarlo bene. Alla fine fu stupito della sua bravura.Chiara vedendo che il preservativo era ben fissato si mise finalmente a 90 sulla scrivania. Era stato umiliante doversi spogliare completamente di fronte all’uomo che a sua volta era con la sola camicia. Ora aveva le tettine a contatto con il freddo legno della scrivania, e il culo esposto oscenamente come una puttana.Capri aveva di fronte a sé uno dei più belli culi mai scopati, ne tastò la consistenza con le mani e lo trovò perfetto. Con le dita passò sul suo ano trovandolo pulito e strettissimo, solo a toccarlo la ragazza ebbe un tremito. Poi scese alla figa, e la trovò un lago.-Vedo che in fondo ancora voi maestrine casa e chiesa amate godere nel farvi sottomettere.-Per favore… mi scopi senza aggiungere altro- lo supplicò Chiara, imbarazzatissima.A questo punto ...
... Valerio Capri fece quello che gli veniva meglio: il bastardo.La maestrina guardava di fronte a sé attendendo il cazzo, allora lui si sfilò velocemente il preservativo buttandoselo dietro e, dopo aver appoggiato il cazzo sulla figa fradicia, la penetrò.Chiara non notò alcuna differenza presa com’era da quel cazzo enorme dentro la sua figa. Si sentì immediatamente piena e le venne da inclinare la schiena per l’ingombro. Trovò le braccia sapienti di Capri a tenerla schiacciata alla scrivania, per poi passare ai suoi fianchi e afferrarli mentre le imponeva un ritmo forsennato di penetrazione.Chiara letteralmente si reggeva alla scrivania, con le mani si teneva ferma mentre sentiva quel cazzo enorme e sapiente sconquassarle la figa. Era piena, era fradicia, il pene scorreva come un coltello bollente nel burro, non era mai stata scopata così.-AAAAAAA.Si ritrovò in pochi minuti ad esplodere in un urlo liberatorio, per la prima volta in vita sua era venuta e non era più in sé.Capri continuando a fottersela le afferrò i capelli con una mano e la tirò a sé violentemente, all’orecchio le disse maleficamente “Lo sapevo che eri una cagna nata, senti come vieni mentre ti fai scopare per un lavoro, lo sai come si chiamano quelle come te? Si chiamano puttane, e tu sei una gran puttana!”.Chiara sentiva grondare umori mentre quell’uomo, normalmente così elegante e pacato, la insultava e la scopava senza allentare quel ritmo sfrenato.La spinse nuovamente a contatto con la scrivania, dava colpi ...