Nicol e Manuel
Data: 30/09/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Nicol e Manuel, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo Primo- Come va, piccola?Manuel era appena entrato e le sorrideva allegro, nascondendo una mano dietro la schiena.Nicol era seduta sul letto e si pettinava i lunghi capelli mossi. Non rispose alla domanda.Manuel le si avvicinò pian piano. Di scatto scoprì il braccio e le porse un mazzo di fiori variopinti.- E� meraviglioso! Grazie! � esclamò, luminosa in viso.Manuel le si sedette accanto osservandola.- Questo è per farmi perdonare del mio pessimo comportamento�- Ti ho già perdonato, ma� è un bellissimo pensiero!- Grazie � mormorò lui.Per un attimo rimasero in silenzio a fissarsi negli occhi.Nicol lo guardava con occhi di desiderio e chiese:- E� primavera fuori?- Non ancora, ma è alle porte.La gioia spontanea che le aveva suscitato quel mazzo di fiori svanì di colpo, pensando che lei era rinchiusa lì dentro e non poteva vedere nulla.Lui le lesse nella mente e soggiunse:- Te l�ho portato per farti vivere un po� di ciò che cè fuori e te ne regalerò ancora.- Grazie del tuo pensiero, Manuel.Nicol scrutò il suo viso, cercando di scoprire più di quello che mostrava, ciò che la maschera copriva.Ma Manuel non era distratto.- Mi stai studiando?- E� che� vorrei tanto poterti vedere senza la maschera - gli confidò in un soffio. Sapeva che quello era uno degli argomenti tabù�Difatti Manuel le si avvicinò di scatto, afferrandole il viso con una mano e costringendola a puntare gli occhi sui suoi:- Sai bene che non è possibile, non devi potermi riconoscere.- Manuel, lasciami! � ...
... protestò.Lui mollò la presa, ma si mantenne a pochi centimetri da lei.Lei si sentiva confusa per i sentimenti strani e contrastanti che avevano preso vita in lei.Per la mente le passò un pensiero che fin dal primo giorno l�aveva tormentata.- Manuel � cominciò esitante � posso, posso chiederti una cosa?Manuel sospirò di nuovo, paziente, girandosi e tornando a sedersi.- Manuel �� sussurrò incerta, fissandolo con intensità - � proverai più a�?Non continuò, ma lui capì all�istante e abbassò gli occhi. Poi si riprese subito e asserì: - No, certo che no!- Ma le sue parole non la convincevano affatto.Allungò il braccio per afferrargli la mano e lo costrinse a guardarla negli occhi. La sua voce tremava.- Manuel, se dovessi� se dovessi farlo� ti prego di legarmi, non mi opporrò.Manuel sentì un brivido attraversarlo da capo a piedi.D�impeto le strinse la mano che lei gli aveva porto e attirò il suo corpicino a sé, cingendola con le braccia.- Mi dispiace tanto per ieri� ero fuori di me�- Lo so�- Non succederà mai più�- �.Ad un tratto la prese per le braccia osservandola: i polsi erano lividi per la stretta della sera prima. Si allontanò un attimo per prendere una crema profumata e, quando tornò, la fece sedere sul letto. Le spalmò la morbida crema sui punti arrossati, massaggiandola a lungo con un tocco fermo e delicato al tempo stesso.- Sono un bruto�- Ma sai come farti perdonare. - Gli lanciò un�occhiata di riconoscenza. - Se continuerai a regalarmi fiori e a massaggiarmi così, credo che ...