1. Oktoberfest


    Data: 25/11/2018, Categorie: Altro, Autore: moorish

    Noi siamo un bel gruppo di 50 persone, vestite tutte con la stessa maglietta, uomini e donne. Ci facciamo notare proprio per il fatto che indossiamo una sorta di divisa e questo ci facilità anche negli approcci con altri tavoli. Fatto sta che ci sediamo io e una mia neo-amica (conosciuta lì, una bella tedesca), ad un tavolo di tedeschi (sconosciuti anche per lei). Erano tutti sulla quarantina o più. Io ero seduto proprio di fronte ad una bella signora (probabilmente moglie del suo vicino di panca). Era sicuramente brilla. Aveva due occhi meravigliosi e lo sguardo assassino, di quelli che ti fanno venire strane idee in testa. Parlava poco e quel poco lo faceva con la mia amica tedesca. Ad un certo punto noto con la coda dell'occhio che prende il suo boccale vuoto e lo porta sotto il tavolo. Io mi giro e la guardo sorridendo come se non mi fossi accorto di nulla. Lei mi fissa negli occhi e io sostengo lo sguardo. Il suo volto prima un po' teso, lo vedo rilassarsi piano piano.Nooo, non ci posso credere - penso fra me e me - vuoi vedere che la sta facendo nel boccale?Proprio in quel momento, quello che dovrebbe essere il suo compagno, si alza e per uscire fa spostare la donna. E mi alzo anch'io perché ostruivo in qualche modo il passaggio essendo seduto sul bordo della panca ...
    ... con le gambe fuori di lato. Quando l'uomo &egrave passato, la donna mi fa segno di sedermi al suo fianco. Mi siedo e vedo un boccale pieno a metà di "acqua" che prima non c'era. Tocco il boccale con il palmo della mano e come sospettavo era tiepido. La guardo e lei mi guarda e mi fa spallucce, come a dire "che potevo fare? me la stavo facendo sotto". La stessa mano che prima toccava il boccale, ora l'ho portata sul suo ginocchio alzandole la gonna del dirdl. Lei si &egrave spostata in avanti e così sono risalito lungo la gamba senza che nessuno potesse vedere. Sono risalito fino alla sua patata che era umida e non so se di eccitazione o di pipì. La guardo e lei sorride. Rimango lì per una decina di secondi a massaggiarle la patata e poi ritraggo la mano. Con fare innocente la porto sotto il naso e poi mi metto un dito in bocca. Lei continua a sorridermi. Purtroppo scorgo in lontananza l'uomo che sta tornando. Mi alzo e lo lascio sedere vicino alla donna. Prendo il mio mass di birra, lo alzo e faccio un bel prosit con lui al quale si unisce subito anche lei.Purtroppo siamo all'Oktoberfest. Il bello &egrave che ti capitano cose inconsuete, il brutto &egrave che come arrivano devi lasciarle. Bisogna godere dei piccoli momenti e non forzare le cose.Sono tornato al mio tavolo 
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