1. Toccata e fuga


    Data: 26/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: ProfumodiFemmina65, Fonte: Annunci69

    ... l'elastico alla ricerca del mio clitoride, ormai gonfio e svettante. La mia mano, che era ancora appoggiata alla sua coscia, sale verso l'alto e non tarda un istante a sentire la sua prorompente erezione. "Non ho fatto altro che pensare a te, di toccarti, di baciarti su quelle labbra invitanti. Ora sei qui, sei mia, solo per me, in questo momento". Intanto, il suo dito massaggia quella perla sporgente e io non posso che chiudere gli occhi e godermi quel tocco. Mi bagno, sento che mi sto sciogliendo e per agevolare la sua mano, abbasso lo schienale. Michele, allora, mi tira su la gonna fino ai fianchi, mi sfila gli slip ormai umidi e, abbassandosi, inizia a baciarmi il pelo e il ventre. Respiro più velocemente, sento il suo alito caldo che mi accarezza la pelle, passa le labbra socchiuse sui riccioli scuri che sembrano lì a nascondere un tesoro. "Che profumo di femmina... voglio assaggiarti". Mi solleva una gamba, agevolando il suo passaggio dalla mia parte per mettersi in ginocchio in mezzo alle mie cosce, mi fa appoggiare i piedi sul cruscotto e comincia a leccarmi proprio dove sono più bagnata. Ora le mie grandi labbra sono esposte e il clitoride è lì, bene in vista.
    
    Quasi immediatamente, sento montare un'eccitazione così forte che, sono sicura, mi porterà all'orgasmo in pochi attimi. Con una maestria innata, mi lecca e mi succhia ogni millimetro di quelle labbra roventi, prende con i denti il clitoride, lo rilascia, lo riprende, lo assapora con la lingua, fino a ...
    ... portarmi al limite. Lui lo sente, e rallenta, poi ricomincia con i suoi giochetti che mi fanno letteralmente impazzire di piacere. Non resisto più. Ho un dirompente bisogno di sentirlo dentro di me. Lo faccio sollevare, in un batter d'occhio, gli apro la lampo dei pantaloni, infilo la mano nei boxer e libero la sua possente erezione. Subito il suo cazzo svetta davanti a me in tutta la sua imponenza. Inizio ad accarezzarlo, lo stringo, lo massaggio. Lui chiude gli occhi.
    
    Non posso più aspettare: devo averlo. Michele mi guarda, leggo la sua voglia sul suo bel volto e, prendendoselo in mano, lo appoggia in mezzo alle mie cosce spalancate, pronta per riceverlo. Sento la sua punta calda che piano piano si fa strada dentro la mia fica calda, su e giù, fino a toccare l'utero. Si ferma un attimo, il tempo di farmi sentire tutta la sua grossezza, e subito inizia a muoversi avanti e indietro, a spingere quel suo corpo muscoloso contro il mio. Il godimento che provo è indescrivibile; lo sento ansimare e, mentre gode, pronuncia il mio nome. Non riesco a soffocare un grido, poi un altro, poi un altro ancora, e ancora... Non riesco più a trattenermi, quell'orgasmo che si era avvicinato prima, mentre mi leccava, sta inesorabilmente tornando. Gli affondi di Michele diventano sempre più insistenti, sente che sto per esplodere, mi guarda, io lo guardo. "Sì,...continua..., così... sto per venire..."; sì, lui continua inesorabile, occhi negli occhi, poi esplodo. Un lungo, interminabile, devastante ...