1. Come i cavoli a merenda


    Data: 30/11/2018, Categorie: Etero Autore: Lui9010, Fonte: RaccontiMilu

    Il cellulare sulla mia scrivania si illumina e vibra. Distolgo lo sguardo dal monitor del PC per poter leggere la notifica. Un messaggio di mia moglie su WhatsApp, con tanto di foto allegata.- �Sarà anche bello da vedere, ma &egrave un po� scomodo da tenere tutto il giorno�.La foto, evidentemente scattata con l�aiuto dello specchio, ritrae il fondoschiena tondo e pieno di mia moglie fasciato da un perizoma di pizzo nero.Intuisco che &egrave appena rientrata a casa. E intuisco anche che ha tutte le intenzioni di compromettere la mia concentrazione durante la mia ultima ora in ufficio.Ammiro la foto per qualche secondo sorridendo fra me e me, dopo di ch&egrave rispondo.- �Lo sai che adesso non riuscirò a pensare ad altro fino a quando non sarò riuscito a metterti le mani addosso, vero?�- �Lo so��L�ultimo messaggio &egrave corredato dall�immancabile faccina ammiccante. Rifletto qualche secondo e rispondo nuovamente:- �Bene, allora soffri un po� anche tu, tienilo fino a quando non arrivo. Giusto il tempo di ammirarlo, poi non servirà più��Sorrido soddisfatto e mi rimetto al lavoro, cercando di ritrovare la concentrazione persa. Immancabilmente, però, la mia mente continua a vagare, ripensando a quella foto e a tante altre immagini, chiare nei miei ricordi, di lei nuda e sudata tra le mie braccia.Entrambi trentenni, stiamo insieme da quasi 8 anni, sposati da poco più di due; nonostante i tanti anni insieme non riesco ancora a stancarmi di lei. Mi reputo un uomo fortunato e spero ...
    ... che lei possa dire altrettanto.Qualche minuto dopo le 18:00 raccolgo le mie cose dalla scrivania, invio un telegrafico �Arrivo, preparati!� ed esco dal mio ufficio, pregustando una seratina che si prospetta molto interessante.Quindici minuti dopo sono sotto casa, parcheggio l�auto, afferro la giacca dal sedile posteriore, chiudo la portiera e mi dirigo verso il portone, quasi correndo.Non ho la pazienza di aspettare l�ascensore, sono troppo ansioso di entrare in casa, per cui salgo le scale di corsa.Arrivo davanti alla porta di ingresso del nostro appartamento con un po� di fiatone. Faccio due respiri profondi per tentare di riprendermi, e mi costringo ad aspettare ancora qualche momento prima di entrare. Assaporo la lieve tortura che questa piccolissima attesa mi provoca.Entro finalmente in casa, mi chiudo la porta alle spalle e la cerco con lo sguardo. La trovo subito, poggiata con studiata nonchalance sul bancone della cucina. Indossa solo un paio di scarpe col tacco e il famoso perizoma della foto.Restiamo a fissarci per qualche secondo, lei con un sorriso malizioso disegnato sulle labbra, io probabilmente con uno sguardo da ebete. &egrave semplicemente bellissima.- �Ciao amore� - quasi sussurra. - �L�hai ammirato abbastanza? Posso toglierlo, finalmente?�Questo suo fare da finta innocente non fa altro che aumentare la mia eccitazione, ormai evidente sotto i pantaloni. Degludisco a vuoto, la gola ormai secca. Cammino lentamente verso di lei, controllando ogni movimento. ...
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