La prima volta
Data: 01/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee
... realizzo che sta tornando.Ho fatto appena in tempo a rimettermi a sedere. Oppure mi ha vista?Non lo so. Sono agitata, spaventata, mi tremano le gambe.Sono di fronte ad un sadico pericoloso, per un attimo mi immagino in quella cantina, con le braccia legate, mentre lui mi spoglia lentamente e mi vengono i brividi.Dai Paola, sei su un treno, non corri nessun rischio, tra mezzora scendi, te ne vai a casa e quel tizio non lo incontrerai mai più.�Ha guardato il mio computer, vero?Non è necessario che mi risponda, si capisce dalla sua espressione.�Me ne devo assolutamente andare, ora prendo il mio trolley e cambio posto, magari mi metto vicina a quelle due signore anziane, tanto il treno è vuoto e non salirà più nessuno.�Aspetti, non giunga a conclusioni affrettate, mi faccia parlare.�Le parole usate ed anche il tono, sono cortesi, educati, ma la sua voce è decisa, di una persona che è abituata a farsi rispettare ed il mio corpo, che era già pronto a scattare in piedi, prima si ferma e poi si rilassa, in attesa delle sue spiegazioni.�Questo è il mio lavoro, lo faccio da diversi anni con soddisfazione. Innanzitutto le assicuro che le mie modelle sono assolutamente consenzienti. Insomma è tutta una messa in scena e vengono anche pagate bene. Non c�è dietro una vera violenza fisica, al massimo rimane per un giorno qualche segno delle corde sulla pelle, ma le assicuro che non ho mai torto un capello a nessuna di loro.Si chiederà perché lo faccio. ...
... Semplice, soldi naturalmente, ma anche perché mi piace e, le assicuro, piace pure a molti altri uomini, altrimenti non potrei vendere i miei servizi.Le aggiungo un�ultima cosa e la invito a riflettere su questo.A molti uomini piace dominare le donne, ma anche a molte donne piace essere dominate.Ci pensi bene, si faccia un esame di coscienza e poi si chieda se le dispiacerebbe così tanto trovarsi al posto della ragazza che ha visto prima sul mio computer.No, non mi risponda ora, adesso è agitata, alterata, se lo chieda tra qualche giorno, quando avrà metabolizzato il tutto.�Non mi sono più alzata, sono rimasta lì, seduta di fronte a lui, confusa e imbarazzata, mentre l�uomo continuava a lavorare al suo computer.Siamo rimasti in silenzio fino a quando il treno non si è fermato.Lui è stato gentile, mi ha tirato giù il trolley dalla rastrelliera sopra il finestrino e prima di andarsene mi ha messo in mano un bigliettino.�Ci pensi e, se se la sente, mi chiami, potrebbe essere un�esperienza molto eccitante.�Quel bigliettino mi sembrava quasi che fosse rovente, ma non l�ho buttato come forse avrei dovuto fare e mi sono incamminata lungo il marciapiede della stazione, tenendolo stretto nella mano.è rimasto in cucina, attaccato alla porta del frigorifero con un magnete, per una settimana.Tutte le mattine lo guardavo e mi dicevo: ora lo butto nella spazzatura, ma poi, il giorno dopo, era ancora lì, a ricordarmi la mia strana avventura sul treno.