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sottomesso
Data: 01/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: mugolo, Fonte: RaccontiMilu
Sono inginocchiato, ho la fronte poggiata per terra e aspetto con ansia e terrore la punizione... Nudo, tremante cercando di capire se ho sbagliato qualcosa o se è Desiderio della Padrona punirmi per il Suo Piacere...Il collare mi ricorda quello che sono, un cane a i Suoi Ordini...Ho provato a "ribellarmi" ma lo specchio ogni giorno mi mostra i segni sulla carne, aspetto senza nessuna speranza di poter sfuggire al giusto castigo, sento il rumore dei tacchi che si avvicinano, cerco di rimanere immobile, il tocco della frusta sulla mia schiena mi da una scarica elettrica, l'ano si contrae involontariamente e una risata mi avvolge... "vedo che dobbiamo ancora lavorare sul tuo culetto inutile, verme" sento le Tue Parole, sento la Tua Voce e tremo, nonostante la paura sono felice perchè sto per servire la Padrona mettendole a disposizione il mio umile corpo, e questo mi fa sentire speciale.Sei dietro di me Padrona, sono Tuo in attesa... arriva la prima frustata sulla schiena, sobbalzo violentemente non per il dolore, La Padrona sa essere molto cattiva e il primo colpo non era violento, sobbalzo come se mi tuffassi in un mare di agonia e sofferenza estraniato da un corpo che sarà presto straziato dal dolore, mi immergo in una nebbia sempre più fitta di fortissime sensazioni mentre una ...
... incessante pioggia di frustate si abbatte sulla mia schiena....Ho perso la nozione del tempo, sento la schiena pulsare ma soprattutto le natiche dure, calde, l'istinto mi porta a toccare le parti doloranti del mio corpo, ma so che se lo facessi La Padrona potrebbe non gradire e riiniziare a punirmi fino a farmi urlare e piangere, adesso è troppo il dolore profondo che mi circonda per seguire il mio istinto e "sfidare" la Dea, immobile aspetto che mi sia data la possibilità di ringraziare La Padrona, il tempo scorre inesorabile e mi concentro sul ritmico pulsare del corpo;La Tua voce ho sentito la Tua Voce, ma ero perso nell'attesa, sollevo lentamente lo sguardo e vedo che sei seduta sul divano, capisco subito quello che devo fare, mi avvicino a quattro zampe e con lentezza sfilo gli stivali fino a scoprire le Divine estremità della Dea, inizio a baciarle e leccarle come mi è stato insegnato, mi sento un cane ammaestrato a sberle e spero che la mia sottomissione sia gradita alla Padrona, continuo a baciare e leccare fino al ginocchio, ben sapendo di non poter osare a salire di più senza il Suo permesso.Sono perso con tutto me stesso nel compiacere, interrotto da schiaffi violenti, che mi ricordano incessantemente che ogni istante che scorre è legato al Suo Piacere e al mio dolore���
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