La mia ragazza - il mare di grecia
Data: 01/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69
... dell'altro. Io mi abbasso il costume alle ginocchia, prendo M. per i fianchi e, aiutato dalla spinta dell'acqua, me
la "carico" addosso, cosi da avere il mio cazzo durissimo che preme contro il suo inguine, le infilo le mani da dietro e comincio a palpargli con foga il culo. Lei non rifiuta le mie advances, anzi torna a baciarmi con ancora più foga mentre mi cinge la vita con le gambe favorendo così il contatto tra i nostri due sessi. Restiamo avvinghiati per un bel po', in equilibrio precario sulle mie sole gambe a strofinarci l'uno contro l'altro, fintanto che un onda più alta delle altre mi sbilancia e torniamo in piedi uno di fronte all'altro. Allora prendo con entrambe le mani le spalline del suo costume e gliele abbasso scoprendo entrambe le tette, non si oppone, le lascia tranquillamente uscire all'aperto, ora le guardiamo entrambi, quando arriva un onda si sollevano insieme ad essa, quando c'è risacca restano scoperte e visibili. Ci guardiamo intorno, in acqua non c'è nessuno nei paraggi ma sulla spiaggia davanti a noi ritengo che almeno una decina di persone siano ad una distanza sufficiente per scorgere i particolari di un corpo nudo e per comprendere che scopo abbiano certi movimenti ed allora, senza farla rivestire, la invito a seguirmi qualche metro più in là, giusto lo stretto necessario per ritenermi al sicuro. Qui mi metto a baciarle e succhiarle i capezzoli, duri e grossi come non glieli avevo mai visti. Io intanto mi sono sfilato del tutto il costume che ...
... tengo stretto in un pugno e lei allora cosa fa? Se lo toglie anche lei, anzi me lo consegna, come a simboleggiare la resa incondizionata davanti al piacere sessuale che ci aspetta. Sono ulteriormente eccitato da questa mossa dalla valenza leggermente masochista, come a dire "Sono nuda, sono tua, fa di me quello che vuoi, non ho più barriere". Torniamo ad abbracciarci e stavolta cerchiamo di penetrarci per davvero. Ci riusciamo facilmente, e così, nudi, uno dentro l'altro ci muoviamo seguendo il respiro del mare per cercare il coito. È davvero molto bello farlo e contemporaneamente toccarci a vicenda, il tocco sulla pelle dentro l'acqua da una sensazione particolare e molto bella. Ma le sorprese non sono finite, purtroppo lei in questa posizione non riesce a godere e così ci separiamo. Per tutta risposta la pazza si mette a fare una piroetta in acqua. Sì avete capito bene, una di quelle cose che in genere si fanno quando si gioca in acqua. Ci si punta coi piedi, si da una bella spinta in avanti e, coordinandosi ed aiutandosi con mani e braccia, si torna in posizione. Bisogna dire che M. è molto a suo agio in acqua e nuota molto bene, ma una cosa simile non me la aspettavo proprio. La prima volta che lo fa ho solo il tempo di intravedere il tondo bianco del sedere che emerge dall'acqua quando sotto c'è la testa, ma già alla seconda volta ho tutto il tempo di gustarmi l'apparizione della sua figa, rosa ed aperta benché stretta tra le cosce unite. Ed alla terza la blocco proprio ...