1. Il fidanzato di mia sorella 35 - lieto fine


    Data: 03/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Questo e’ l’ultimo capitolo di una lunga saga
    
    Lieto fine
    
    CAPITOLO 35
    
    Il giorno dopo l’aggressione di Mario e la confessione del mio amore per lui, ritorno all’ospedale per fargli visita. Gli ho comprato un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini, i suoi preferiti. Nella stanza c’e’ sua madre che, mentre io e il figlio non ci frequentavamo, ha scoperto della sua omosessualità insieme al marito e tutti e due l’hanno presa benissimo. Per questo motivo, la signora capisce subito le mie intenzioni nonostante il figlio sia già fidanzato quindi ci lascia da soli in modo da darmi la possibilità di esternare nuovamente tutti i miei sentimenti a Mario. Gli dico che quando ho appreso la notizia stavo impazzendo e che per arrivare da lui in ospedale ho quasi rischiato di fare un incidente con la macchina. Gli chiedo anche se ha capito cosa gli ho sussurrato dolcemente il giorno prima mentre stavo sulla porta ad ammirarlo pensando di perderlo e alla sua risposta affermativa, gli prendo le mani nelle mie. Gli confesso tutto il mio amore per lui, gli chiedo perdono per tutte quelle volte che ha tentato invano di entrare nella mia vita quando invece io l’ho sempre allontanato per timore di unirmi ad una persona che mi avrebbe portato a vivere un’esistenza priva di numerosi cazzi. Mario lentamente, lascia la presa delle mie mani e mi dice che queste parole sono arrivate tardi, che lui e’ fidanzato e anche se prova lo stesso sentimento per ...
    ... me, non può lasciare il suo fidanzato che ha rischiato la vita per proteggere la sua durante l’aggressione omofoba. Ci rimango malissimo, pure questa volta, come quando li ho visti insieme, il mio tempismo mi ha giocato un brutto scherzo ma ora non voglio più tirarmi indietro. Non ho mai provato per nessuno quello che provo per Mario, neanche per Giorgio e per Kai, e voglio lottare per averlo, deve essere mio ma in un modo romantico e non sessuale e sporco come sono stati miei tutti gli uomini e i ragazzi che ho desiderato. Ogni giorno vado a trovarlo portandogli sempre un mazzo di fiori. Ormai la sua stanza non e’ più quella di un ospedale ma e’ il negozio di un fioraio.
    
    Il suo fidanzato all’inizio non ci fa caso, crede che la mia sia la solita esagerazione di noi omosessuali amanti delle paillettes e dei lustrini colorati ma con il passare del tempo, capisce che la mia e’ un’ossessione nei confronti di Mario ma un’ossessione sana, pulita e affettuosa. Quando Mario viene dimesso, passa la convalescenza a casa dove io mi reco ogni qualvolta che posso. Un giorno, dopo essere andato a casa sua, la madre mi impedisce di entrare nella sua stanza e il padre mi comunica che il figlio e il suo ragazzo stanno parlando di una cosa importante. Non riesco a capire di cosa stiano parlando ma posso comprendere che le loro urla forse sono causate dalla mia ostinazione a volere Mario tutto per me e infatti quando il ragazzo delle consegne esce dalla stanza, non si sorprende a vedermi lì e ...
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