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Con michela, in università.
Data: 07/12/2018, Categorie: Etero Autore: DioBacco
... resistere. Finito la spiegazione mi ringrazia e mi promette di offrirmi un caffè per l’aiuto. Finalmente spero di avere un po’ di tregua per ora. Mettiamo via i nostri appunti e ci alziamo in contemporanea. Per un movimento improvviso finisce con l’appoggiare il suo fondoschiena contro la mia patta. Sento che il mio cuore perde un colpo. Non può non aver notato la mia erezione in questa posizione compromettente. Mi aspetto che scappi via scandalizzata e inorridita. Tuttavia resta in quella posizione, come se saggiasse le mie dimensioni con il sedere. Sono immobile, indeciso su cosa poter fare per non complicare la situazione. La sua voce mi fa scattare. Si complimenta per le mie dimensioni e dice che le fa piacere che mi fa questo effetto. Si gira e ci guardiamo negli occhi. Decido di buttarmi. La bacio. Lei risponde infilandomi la lingua in bocca. Pomiciamo come amanti affamati di sesso. Mentre ci baciamo le afferro il culo con la destra mentre con la sinistra la tengo per il collo. Lei mi afferra l’uccello attraverso la stoffa dei pantaloni e inizia a massaggiarlo. Ci stacchiamo dopo un paio di minuti. La voglio scopare e lei vuole essere scopata. Prendiamo i nostri zaini e ci dirigiamo su per le scale verso l’ultimo piano, vuoto a quest’ora. Entriamo nel bagno dei professori, vuoto e più ampio rispetto a quelli degli studenti. Blocco la porta, gettiamo gli zaini in un angolo e riprendiamo dove avevamo interrotto. Il bacio è vorace e lungo. Continuiamo a toccarci da ...
... sopra i vestiti ma a me non basta più ormai. Mi stacco e le sollevo il maglione. Le stacco i bottoni della camicetta e la sua quarta di seno esplode davanti a me; non indossa il reggiseno la ragazza. Le massaggio, ne succhio e mordo i capezzoli duri. Michela ansima di piacere, la sua mano non si stacca dai miei pantaloni. Mi spinge via a forza e si inginocchia davanti a me. Mentre mi appoggio al lavandino lei mi cala giù pantaloni e mutande; guarda il mio cazzo con occhi voraci. Non si perde via e lo ingoia in un colpo solo fino alla radice. Nonostante le labbra piccole riesce a tenere ben aperta la bocca. Va veloce e succhia con forza. Le dico di rallentare se non vuole che finisca troppo presto. Cala il ritmo e si concentra sulla cappella rossa, massaggiando le palle piene. Va avanti così per qualche minuto, lento ma con un risucchio da paura. Non resisto più ormai; la voglio. La faccio alzare e la faccio girare. Questa volta sono io che le tiro giù jeans e mutandine. Ha un culo da paura, proprio come lo avevo immaginato. Grosso, sodo e senza imperfezioni, con una passera depilata e bagnata. Le do una lunga leccata dal clitoride fino al buchino di sopra; freme dalla voglia pure lei. La succhio e la penetro con la lingua, gustandomi i suoi umori. Mi prega di scoparla. Non me lo faccio ripetere. Mi alzo, mi infilo un preservativo e le infilo il cazzo duro nella figa con forza. Gemiamo entrambi di piacere; è bollente e aderisce come un guanto. Esco lentamente facendole sentire ...