UNA GIORNATA AL MARE
Data: 08/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: paola36_2014
UN BEL PARTICOLARE DEL RAPPORTO CON MIO NIPOTEUNA GIORNATA AL MAREVoglio raccontarvi una delle più belle scopate della mia vita in generale e con mio nipote in particolare.Sempre l�anno scorso, come tutti i giorni, ci siamo recati in spiaggia, io indossavo un costume intero di colore fucsia (è il mio preferito, ritengo che risalti di più le fattezze del corpo di una donna e quindi lo ritengo molto più sexy del bikini (anche se qualche volta indosso anche quello), lascia immaginare molto di più di quello che si vede, piuttosto sgambato e con una scollatura molto generosa.Non mi soffermo sulla nostra vita in spiaggia (sarebbe monotono) e passo subito all�episodio che mi è rimasto dentro.La nostra spiaggia non è molto frequentata (la gradisco e la frequento di proposito, non mi piace dare molto all�occhio) e a circa 30/40 metri ci sono degli scogli artificiali frangiflutti.Siamo entrati in acqua e ci siamo portati sugli scogli, io sono salita su uno di essi e mi sono messa a prendere il sole mentre Davide (mio nipote) faceva delle giravolte nuotando un po��.comunque l�acqua non era molto alta�ecco diciamo che si poteva stare in posizione eretta toccando con i piedi il fondo e il pelo dell�acqua appena sulle spalle�.vedevo e ammiravo questo magnifico ragazzo e il suo corpo sinuoso guizzare in acqua come un pesce��ad un certo punto si èmesso in posizione di �morto� mostrandosi con il costume bagnato (bianco) sembrava che fosse senza e si notava benissimo la ...
... forma del suo cazzo.Mi sono eccitata e mi sono calata in acqua, mi sono avvicinata a lui (naturalmente ci siamo posizionati sul retro degli scogli in relazione alla spiaggia), gli ho chiesto di mettersi in piedi, non appena lo ha fatto ho iniziato ad accarezzarlo e lui ha accarezzato me massaggiandomi le natiche, mi ha poi baciata sul seno e ilo suo cazzo è diventato durissimo�scoppiava sotto al costume e io per non farlo soffrire glie l�ho abbassato liberandolo da quella prigionia, mi sono portata vicino ad uno scoglio (per fortuna sono dei massi piuttosto lisci resi levigati dalle onde, ho appoggiato leggermente la schiena e mi sono protratta con il bacino verso di lui, Davide era imbarazzato, non sapeva cosa fare e aveva paura che qualcuno ci vedesse, l�ho rassicurato che non ci avrebbe visto nessuno e che, comunque, non me ne fregava niente, l�ho fatto avvicinare, ho divaricato le gambe, gli ho preso il cazzo in mano e l�ho puntato in mezzo alle mie gambe, lui (davvero non sapeva cosa fare) mi ha guardata interrogandomi (con gli occhi) cosa doveva fare, io senza parlare con una mano tenevo il suo cazzo e con l�altra ho spostato il costume dandogli la possibilità di posizionare la cappella sulla mia vagina, a quel punto (con gli occhi socchiusi per la voglia gli ho detto):�Dai tesoro mio, spingilo dentro, dai fammi morire di piacere�Non lo si è fatto ripetere e ha dato un colpo verso l�alto che quasi mi solleva, ha cominciato a pomparmi in un modo meraviglioso ...