1. Vacanza estiva (cap.1)


    Data: 08/12/2018, Categorie: Incesti Autore: EmmeEsse91, Fonte: EroticiRacconti

    Per le vacanze estive: io, mia moglie Flavia e nostro figlio Paolo, insieme a mio fratello Antonio con sua moglie Maddalena e la loro figlia Noemi; avremmo soggiornato per due settimane presso un villaggio turistico nella città di Marsa Matrouh in Egitto: un paradiso terrestre , dove le spiagge hanno la sabbia bianca e le acque sono cristalline. Erano previste escursioni e gite giornaliere. Di passare le vacanze estive fra gite ed escursioni varie proprio non mi andava. Ero in vacanza e volevo solo godermi il relax più totale. Erano dello stesso avviso anche mia cognata Maddalena e mia nipote Noemi. Mentre mio fratello, mia moglie e nostro figlio, volevano visitare il posto. Decidemmo quindi che ognuno era libero di fare ciò che voleva. Cosi loro tre avrebbero preso parte a tutte le gite e le escursioni in programma, mentre noi tre saremmo rimasti nel villaggio a goderci il sole il mare e la spiaggia. Loro tre seguivano alla lettera il programma, che la guida del tour, mandata l'agenzia di viaggi, aveva programmato per la vacanza: sveglia alle 07:00 colazione alle 07:30 partenza per la metà giornalier a alle 8:30 pranzo al sacco Rientro in villaggio alle 19:00 cena alle 20:00 uscita serale alle 21:00 rientro in villaggio alle ore 00:00. Il nostro "programma personalizzato" era molto più soft e prevedeva: sveglia alle 10:00/11:00 mare dalle ore 12:00 alle 19:00. Passavamo l'intera giornata in spiaggia, spalmati sui tappetini da mare, come lucertole al sole. Poi quando le ...
    ... temperature si alzavano e l'afa diventava insopportabile, facevamo ritorno nel bungalow a refrigerarci con l'aria condizionata. Un pomeriggio la temperatura esterna superava i 45° centigradi. La sabbia era rovente e raggi del sole bucavano la pelle. C'era il divieto di esposizione ai raggi solari. Eravamo costretti a rimanere nel bungalow. A rendere la situazione più traumatica, ci fu un guasto alla linea elettrica e in tutto il villaggio mancò la corrente. Mia nipote Noemi, uscendo dalla vasca da bagno, dove a mollo, immersa nell’acqua gelida combatteva il torrido caldo africano, era andata a mettersi qualchecosa di leggero a dosso e ora mi raggiungeva nella zona giorno. Mia cognata invece aveva preso il suo posto ed ora se ne stava in bagno e ci sarebbe rimasta per almeno un ora. Noemi indossava un toppino in lino bianco, che il sudore aveva reso trasparente, e un mini gonnellino nero sempre in lino. Sedevamo su due poltrone messe di dirimpetto. Il caldo mi uccideva. Combattevo tra la veglia e lo svenimento. M’incantai guardando il movimento costante e ripetitivo delle gambe di Noemi che, prima chiuse ora aperte, cercavano di catturare e far passare un qualsiasi, anche leggero, spiffero d’aria. Per la prima volta notai le sue gambe. E rimasi stregato dalla loro bellezza. Era scalza, piedi piccolini, dita lunghe e affusolate, maggiormente imbellite dallo smalto scintillante color verde acqua. Gambe snelle e slanciate, dal tessuto tonico e muscoloso, merito di molti anni di danza ...
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