Bisogna essere mentalmente aperti
Data: 15/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Jimpoi
... proporzionate e le unghie smaltate di rosso, mentre Emma un po’ più piccoli e tozzi, ma davvero belli e le unghie al naturale. Entrambe indossavano delle infradito semplici. Mentre camminavano gli occhi dell’uomo cadevano sempre su qui piedi giovani, belli e curati. Arrivati a casa Emma disse: «Mario siediti pure che preparo qualcosa di veloce». Intanto Giulia prese una bottiglia di vino bianco frizzante dal frigo e riempì tre bicchieri: «Un po’ di aperitivo». Prima di mangiare ne bevvero ancora uno a testa, poi Emma portò in tavola della pasta fredda che aveva preparato quella mattina, la bottiglia finì e Giulia ne portò un’altra. Ogni volta che le ragazze si alzavano, Mario sbirciava loro i piedi. Finita la pasta, Giulia chiese: «Di secondo vuoi assaggiare i nostri piedi?», forse il vino l’aveva aiutata ad essere così sfrontata. Mario diventò tutto rosso rendendosi conto che evidentemente si notavano molto i suoi sguardi, cercò di balbettare qualche scusa, ma non ne uscì niente di buono. Emma si alzò e si mise a fianco a lui: «Cosa vorresti farci?», gliene appoggiò uno sulla coscia. Lo sguardo di Mario si abbassò su quel piedino abbronzato e curato, lui disse: «Beh… cosa ci farei? Ehm… è così bello…». «Che tenero che sei, tutto rosso ed impacciato. Rilassati, mettiti sul letto», disse Giulia. Era un appartamento per vacanze ed era un monolocale con il letto, la sala da pranzo ed il cucinino tutti insieme. Lo fecero stendere supino sul letto, poi Emma si appoggiò all’armadio ...
... e sollevò un piede all’altezza del viso di Mario e, muovendo le dita non smaltate, gli chiese di nuovo: «Cosa vorresti farci?». Mario iniziava a sentire un po’ di ebbrezza dovuta al vino e così, vincendo la sua solita timidezza, disse: «Vorrei accarezzarlo… baciarlo… leccarlo». Emma, senza aggiungere altro, glielo mise in bocca, Mario fu rapido a tirare fuori la lingua ed a iniziare a leccare la pianta: la pelle era leggermente indurita dal contatto con la sabbia calda, poi passò fra le dita, avvertendo un leggero sapore salato. Le succhiò una ad una. Emma si lasciò sfuggire qualche lieve gemito e Giulia esclamò: «Devi essere bravo, fai provare anche me!». Si sedette sul letto e protese la bella gamba abbronzata verso Mario, Emma tolse il piede umido di saliva e Giulia gli concesse il suo. L’uomo di nuovo iniziò di nuovo dalla pianta, che trovò un po’ più liscia, poi arrivò con calma alle dita, un po’ più lunghe e con le unghie rosse di smalto. Anche Giulia sospirava, anche Emma si sedette sul letto a fianco della sua ragazza e allungò la gamba verso il viso di Mario, accarezzandoglielo. Poi lo spostò vicino a quello di Giulia: Mario iniziò a leccarli e baciarli insieme, mentre le ragazze glieli infilavano in bocca. Emma mise una mano sotto al costume di Giulia ed iniziò a masturbarla, lei fece lo stesso mentre si univano in un bacio pieno di passione gemendo forte. Mario le guardava continuando a leccare e succhiare i loro piedi. Ad un certo punto Giulia esclamò: «Hai visto ...