Addio al celibato 4 - aggiungi un posto "a tavola", ché c'è un amico in più
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vogliagay
... "Dai Giò, stai tranquillo e cerca di rilassarti! Vedrai che con tutta la sborra che hai dentro entrerà senza problemi e senza troppo dolore. Pensa poi però che goduria ad essere aperto!". Basta questo pensiero che i miei timori passano e mi rassegno. Cerco di rilassarmi e mi stendo per bene sul corpo di Fabio, in modo da cercare di aprire ancora di più il mio buco. Dopo pochi secondi sento la cappellona di Enrico premere contro la mia rosellina e, usando il cazzo di Fabio come appoggio, entrare abbastanza agevolmente. Il dolore è per me lancinante, lancio un urlo da uomo delle caverne e abbandono la mia testa sul petto di Fabio. Comincio ad ansimare, ho il fiato corto, ma Enrico non demorde e piano piano, centimetro dopo centimetro, tutto il suo pistolone si fa strada nel mio culo. Mi manca l'aria, sento il buco del culo tirato all'inverosimile e un forte bruciore. Sono preoccupato, quindi porto una mano dietro per controllare la situazione. Lo sfintere è effettivamente tiratissimo, ma quello che mi sconvolge letteralmente è il fatto che non riesco a chiudere la mia mano intorno ai due cazzi!!! Credo che il mio culo sia aperto per almeno 10 centimetri! Questa scoperta però riaccende la mia eccitazione e comincio a muovere il bacino per agevolare la penetrazione dei due pali. I miei amici se ne accorgono e interpretano ...
... il gesto come una richiesta di darci dentro. E cominciano a scoparmi come dei forsennati. Io sono in preda alla lussuria più sfrenata, comincio a mugolare e non mi fermo più. Mi prendo i cazzoni e non mi lamento più, anzi! Faccio capire che godo come una vacca. Se ne rende conto anche Marco, tanto che il suo cazzo comincia a crescere di nuovo. Non appena lo vedo, lo afferro con una mano e me lo metto in bocca, cominciando a spompinarlo con decisione. Sto letteralmente facendo indigestione di cazzo. Non sono più in me. Il piacere psicologico è così grande che ad un certo punto mollo il cazzo di Marco e comincio ad urlare: "Ah, sì, oddio, oddio, ODDIOOOOOOOO!", e comincio a eruttare sborra, senza neanche sfiorarmi. Non ci credo! Sono increduli anche i miei amici, che a questo punto capiscono che è ora di finire in bellezza. Aumentano tutti e tre il ritmo e dopo pochi secondi sborrano contemporaneamente: Fabio ed Enrico mi innaffiano il culo, mentre Marco disseta la mia bocca.
Rimango fermo immobile all'incirca un minuto, cercando anche di regolarizzare il respiro, poi non appena Enrico estrae il suo cazzo dal mio culo, smonto lentamente anche da Fabio. Cerco di chiudere lo sfintere per non far uscire la sborra, ma è tutto inutile. Mentre mi incammino verso il bagno con passo incerto, un fiume invade le mie gambe.
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